Guardie Ekoclub salvano una poiana disorientata, finita in un giardino privato
È stata affidata al «Cras» Federico II, del Dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Napoli
TEANO/CASALUCE/CASERTA (Pietro De Biasio) – Un esemplare di poiana è stato recentemente recuperato dal Servizio di Sorveglianza Ecologica della sezione comunale dell’associazione ambientalista Ekoclub di Casaluce.
Il coordinatore delle guardie Ekoclub, Nicola Di Lauro e il capo squadra, Sandro Di Martino, sono intervenuti dopo la segnalazione di una cittadina locale che ha notato l’uccello rapace nel suo giardino. La presenza del volatile in un ambiente domestico era insolita; la poiana è un rapace diffuso, ma tende a frequentare radure aperte e a rifugiarsi nei boschi dopo la caccia.
L’animale selvatico era in evidente stato di deperimento e incapace di volare. Fortunatamente, l’intervento tempestivo delle guardie Ekoclub ha molto probabilmente salvato la sua vita. Le guardie ecologiche dell’Ekoclub sono esperte in questo tipo di interventi, fornendo un supporto prezioso per le autorità locali e i cittadini con la loro costante sorveglianza del territorio.
Dopo il recupero, l’esemplare di poiana è stato affidato al Centro Recupero Animali Selvatici (Cras) «Federico II», gestito dal Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università di Napoli. Il Cras accoglie la fauna selvatica proveniente da tutto il territorio regionale, lavorando in collaborazione con il nucleo per la tutela forestale dei Carabinieri, le altre Forze dell’Ordine e le Associazioni Ambientaliste.
Il Presidente Provinciale dell’Ekoclub, Raffaele Marrese, ha elogiato l’intervento, dicendo: «In qualità di Presidente Provinciale ringrazio, a nome dell’Associazione Ekoclub, il Servizio di Sorveglianza ambientale della sezione di Casaluce per l’eccellente intervento tempestivamente svolto. Inoltre, ringrazio tutte le nostre guardie che a titolo di volontariato e con l’esclusiva finalità della tutela dell’ambiente, svolgono la loro attività sul territorio casertano».