Rumori e zaffate insopportabili dal travaso dei rifiuti in pubblica via: cittadini infuriati
Il comune di Teano dovrebbe indicare un’area idonea. Cambiano i suonatori ma la puzza e sempre la stessa
TEANO (Elio Zanni) – Tecnicamente lo definiscono «trasbordo» e siccome avviene tra i mezzi di piccole dimensioni e uno piuttosto enorme che posteriormente mostra come due «fauci» gli addetti ai lavori chiamano l’operazione: «Travaso a squalo». Gli squali sarebbero gli autocompattatori. Il «travaso» si riferisce al liquido rossastro color vino che defluisce dall’immondizia.
Una volta definiti i termini utilizzati per favorire la comunicazione, è il momento di andare al sodo. Gli operatori della raccolta differenziata dei rifiuti effettuano queste operazioni, continuamente, nella pubblica via. Nel farlo, il movimento stesso della spazzatura e i sacchetti che nel trasporto e nel travaso si squarciano liberando zaffate nauseabondi. Odori insopportabili che, in questo periodo, stanno mettendo a dura prova la resistenza e il senso civico dei residenti del quartiere Abenavolo, sulla parallela di viale dei Platani.
È li che la nuova ditta, Società cooperativa Pianeta Ambiente incaricata di condurre e portare a termine il ciclo raccolta rifiuti a Teano è letteralmente costretta ad eseguire l’operazione di trasbordo. Del resto anche la precedente ditta si comportava esattamente allo stesso modo. Sempre perché, a quanto pare, il comune di Teano non sarebbe stato in grado nemmeno sotto il governo del sindaco Giovanni Scoglio di indicare un luogo adatto allo scopo. Per questo, giocoforza: cambiano i suonatori ma la puzza e sempre la stessa.
Anche perché dovrebbe essere il Comune a fornire un’area idonea per l’operazione e ciò non accade da tempo immemorabile. Le ditte quindi, per una volta, non hanno colpe. Anche nel disinteresse alla questione, da parte del comune, i trasbordi devo essere portati a termini ugualmente. È proprio in questo modo che, una volta raccolta tutta l’immondizia gli autocompattatori si dirigono agli Stir, ossia gli stabilimenti di tritovagliatura ed imballaggio rifiuti.
I cittadini continuamente infastiditi dal travaso di rifiuti, dai rumori prodotti di primo mattino a dalle zaffate che arrivano nelle rispettive abitazioni si stanno organizzando, tramite un legale, per presentare un esposto in Procura, una comunicazione all’Asl e una richiesta di risarcimento danni.