Caserma Carabinieri, Lombardi annuncia la consegna ma si dimentica di Taffuri
E il Consigliere s’infuria: «Si deve a me l’utilizzo dei fondi e il mancato indebitamento da 151mila euro
CALVI RISORTA (Elio Zanni) – «Dopo un incessante lavoro di coordinazione tra Ente comunale, Prefettura, Ministero dell’Interno ed Arma dei Carabinieri, l’Amministrazione Comunale di Calvi Risorta…»
Inizia così l’annuncio diffuso ai cittadini, con toni enfatici, dal sindaco, Giovanni Lombardi. Notizia data attraverso i suoi stessi canali web che parla dell’avvenuta consegna «in comodato d’uso gratuito l’immobile dell’ex 118 al Comando locale dei Carabinieri».
Anno 2023, 8 agosto, appena 12 giorni fa, la «buona novella» come un inatteso refolo di vento spira sull’accaldata Calvi, restituendo ai cittadini l’immagine di un sindaco politicamente quasi santo; o come minimo da beatificare al più presto. Non foss’altro che per questa «annunciazione» agostana: la consegna di una caserma tutta nuova in grado di assicurare la permanenza dei militari dell’Arma nel cuore della città.
La notizia è vera. Positiva. Bella. Fa pure piacere a tutti. Peccato che data così – senza allargare lo sguardo su tutto e tutti – metta ingiustamente nell’ombra una serie di azioni preliminari e determinanti al raggiungimento dell’obiettivo. Azioni e persone cui bisognava perlomeno accennare se non proprio citare.
È per questo gli dice male il mese di agosto a Lombardi, per un suo eventuale processo di beatificazione politica. Già. perchè rimarrebbe per Lombardi e la sua beatificazione l’ostacolo più grosso: l’accertamento di avvenuto miracolo. E il sindaco caleno, con tutto il rispetto dovuto a un primo cittadino, un miracolo non lo ha proprio fatto.
A certificare l’assunto sono i documenti (una interrogazione) protocollati dal consigliere comunale di minoranza, Vito Taffuri, e diretti al Consiglio comunale. In più, la realizzazione della caserma, con tutti gli eventi precedenti, appaiono nelle video-esternazioni web dello stesso consigliere.
I FATTI
Taffuri, nelle sue vesti di consigliere comunale, il 10 agosto del 2022 protocolla una nota in comune che segnala l’esistenza dei fondi messi a disposizione – in forma vincolata – dal Ministero dell’Interno. Si tratta di quasi 134mila euro, concessi all’Ente quale aiuto ai comuni già in dissesto. Fondi a destinazione vincolata, datati 15 giugno 2020 e subito resi disponibili: il 14 dicembre dello stesso anno.
Fondi economici, nella migliore delle ipotesi, letteralmente dimenticati dall’amministrazione comunale e dall’Ufficio competente, nei tre anni che precedono la segnalazione di Taffuri.
Infatti, il comune di Calvi Risorta che ti fa? Inizia l’iter per accendere un mutuo, proprio per riconvertire in caserma l’ex stabile del 118 che poteva essere invece ristrutturata con i soldi del Ministero in parola. Vengono tragicamente richiesti alla Cassa depositi e prestiti ben 151mila euro indebitando l’Ente (e quindi i cittadini di Calvi) per i prossimi 20anni.
Ma scatta di nuovo Taffuri. Invece di lasciare – malignamente – che si consumasse l’errore per poi denunciare tutto come «danno erariale» sollecita insistentemente il segretario, Gaetano Pietropaolo, perché la sua interrogazione approdasse al tavolo del Consiglio comunale. L’interrogazione, per ragioni che nessuno è riuscito a capire, non era stata portata, nella precedente assise consiliare.
E finalmente l’istanza di Taffuri arriva, dopo tante forzature (e malcelati accenni alla Corte dei Conti) in Consiglio comunale. Siamo al 28 ottobre del 2022, l’argomento è correlato da una delibera di «correzione» – tipo autotutela» dove tutta la filiera burocratica e amministrativa dell’era Lombardi, cospargendosi il capo di cenere, ammette l’incredibile «distrazione» di massa.
Per la cronaca e per la Storia delle sorti del comune caleno si tratta della delibera di correzione n.51 del 28 ottobre 2022 che in sintesi recita: «In riferimento alla interrogazione scritta, avanzata dal consigliere Vito Taffuri: «Nonostante il mutuo già deliberato, si dichiara che a seguito della segnalazione intervenuta con l’interrogazione del consigliere Taffuri è stato verificato dall’Ufficio finanziario l’esistenza un finanziamento già erogato al comune di euro 133.900,072mila, per cui si è provveduto ad adottare un provvedimento correttivo». Bingo.
Taffuri ha vinto? Sicuramente, ma ha vinto soprattutto la città. Hanno vinto i cittadini che non verranno indebitati per i prossimi 20anni. E ha vinto, per sua fortuna, la Giunta comunale e il sindaco Lombardi che ha evitato di produrre un danno erariale del quale, almeno come parte politica, sarebbe stato di sicuro chiamato a rispondere.
Una storia di azione politica del gruppo di minoranza del quale fa parte Taffuri che il sindaco Lombardi avrebbe fatto bene a ricordarsi elaborando la sua trionfalistica comunicazione. Un post sul web che così come è stato concepito, gli ha tolto ogni possibili di vantare le stimmate di sindaco dei miracoli.
Per Taffuri ha indovinato solo l’ultima frase del suo post, che, infatti, condivide: «Buon lavoro ai nostri Carabinieri nella nuova caserma!»