Ospedale di Comunità verso la chiusura: infermieri in turno solo fino al 15 luglio
La scoperta: il personale concesso a Teano dal Direttore Asl, Iodice, è destinato ad altre strutture
TEANO (Elio Zanni) – Ospedale di Comunità di Teano, come previsto: è scattato il conto alla rovescia per la sua temuta chiusura. Infatti, i turni di lavoro per infermieri e Oss (operatori socio sanitari) allestiti dal responsabile, Aquilino Polito, sono completi e quindi da ritenersi validi solo fino a metà luglio. Dal 15 dello stesso mese in poi sul «work plan» ospedaliero c’è il vuoto assoluto di personale.
Sta accadendo proprio quanto preannunciato, lo scorso giovedì 15, dal dottor Mario Cataldo che in veste di Commissario di sezione parlava al tavolo dell’assemblea riorganizzativa degli iscritti di Fratelli d’Italia a Teano. Dieci giorno dopo quell’avviso, ossia oggi, emergono le novità negative sulle sorti di uno degli ultimi servizi sanitari sopravvissuti nella bistrattata Teano. Tanto, sia chiaro, al netto di auspicabili quanto drastici interventi dei vertici Asl. Ma come disturbarli dai loro profondi pensieri sui massimi sistemi? Come convincerli a scendere con i piedi nel piatto?
Il fatto è che per il momento presso l’Ospedale di comunità sembra che tutto fili liscio. Pare che si prosegua nella normalità più assoluta. S’intravedono nuove figure di infermieri e Oss che si danno da fare, prestano servizio e i turni «girano». Ma, guarda caso, volta la carta, ed ecco che salta fuori, come il coniglio dal cappello di un prestigiatore, una situazione reale di personale e turni di lavoro da piena provvisorietà.
Il motivo? Come confidato da più di un operatore a Cataldo, medico della stessa struttura: i nuovi infermieri e Oss con assunzione confermata, non risultano però di fatto messi in carico all’OdC di Teano.
Verbatim, sempre come confidato a Cataldo: «La nostra sede di destinazione finale di lavoro non è Teano». Inevitabile il conseguente ragionamento logico: dal 1 luglio tutto il nuovo personale potrebbe non essere più incluso nei turni, rimanendo in servizio, come da contratto, solo fino al 15 del mese.
Ma allora, che fine ha fatto la promessa del Direttore Sanitario Asl Caserta, Vincenzo Iodice, il quale, dopo il primo «allarme chiusura» lanciato da Cataldo, avrebbe espresso ampie rassicurazioni circa la consistenza della dotazione organica del presidio di Teano? Iodice ha sì concesso nuovo personale, ma con ben altra sede di destinazione finale.
Che fine farà Teano? È proprio per trovare una risposta a questa amletica domanda che Cataldo, dopo essersi confrontato col Direttore del Distretto di Teano, Salvatore Moretta, si è posto l’obiettivo d’incontrare in questi giorni l’Onorevole Marco Cerreto, Commissario provinciale del partito di Giorgia Meloni. Per Cataldo e Cerreto il passo successivo sarà quello d’incontrare il Direttore generale Asl Amedeo Blasotti.
Quest’ultimo, infatti, sarebbe l’unico decisore, quadro dirigenziale, in grado di poter dare al Direttore sanitario casertano, Iodice, l’input di giusto livello per mettere la parola fine al pericolo chiusura dell’Odc sidicino. Struttura meritevole di essere destinataria, come e più di altre, di quota parte dei fondi europei del Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza), riservati alla sanità campana.