Movida al centro storico fino alle 2 di notte, monta la protesta dei residenti
Sarebbe già stato riferito ai Carabinieri. La rabbia sul web. Ci si chiede se vi siano tutte le autorizzazioni
TEANO (Redazionale) – Tutto è iniziato a metà maggio scorso. Qualche musica a basso volume – tipo sottofondo – poi a medio volume, il DJ, qualche luce e alcuni tavoli. E tutto si concludeva in orario civile: poco dopo la mezzanotte. Dai residenti di piazza della Vittoria nessun segnale negativo, solo qualche espressione tipo: così si può fare, è sopportabile, facciamo finta di nulla.
Poi, poco per volta, le cose sono cambiate, fino a toccare il limite massimo dello scorso giovedì sera: movida al centro storico fino alle 2 di notte. Appuntamenti ricorrenti segnalati anche di sabato e di domenica sera.
Musica a decibel che nessuno controlla o misura (forse poco sotto ai 50 Db), una folla di giovani di tutte le età e automobili dappertutto in sosta selvaggia: nelle piazze del centro e lungo il corso, a via Nicola Gigli. Gira voce che in qualche caso anonimi abbiano provveduto a chiudere con le transenne il transito veicolare. Sarebbe veramente il colmo.
Ovvio che accadesse questo: il nostro indirizzo di posta elettronica è diventato di fuoco. Per benevolenza verso i giovani e per l’idea di una qualche forma di rivitalizzazione del centro storico, ebbene si: ci si è astenuti dal riportare notizie in merito.
Ma stamattina, giorno sabato 24 giugno, ci è stato riferito della notte bianca e della nottata in bianco dei residenti di piazza della Vittoria e di segnalazioni rivolte alle forze dell’ordine «per i fatti di giovedì notte»
Il dovere di cronaca ha prevalso sulla precedente «omertosa benevolenza» della Redazione Cronaca e quindi ora si fa chiarezza.
- I giovani hanno diritto al divertimento, ma hanno anche il dovere di rispettare il diritto altrui al riposo e alla tranquillità notturna.
- Gli organizzatori hanno tutto il diritto di mettere in piedi spettacoli di piazza di varia natura ma hanno il dovere di richiedere attendere e ottenere i necessari permessi, le autorizzazioni per operare in pubblica piazza, con tanta gente accalcata.
É anche una questione di sicurezza? Nel caso in cui gli organizzatori non si fossero preoccupati di comunicare l’inizio attività alla Polizia Municipale e ai Carabinieri sarebbe cosa grave. Mancherebbero allora, tragicamente, i necessari controlli, a partire dalla gestione del traffico fino alla prevenzione di sosta selvaggia, episodi violenti e comportamenti devianti…
Non apriamo poi il capitolo amministrazione comunale, perché è proprio dal palazzo – punto di osservazione e ascolto primario – che dovrebbe partire l’input per i controlli burocratici e di sicurezza per impedire che una festa di giovani possa trasformarsi in «malamovida» teanese.
Ma poi cosa si aspetta lì in municipio a regolarizzare la movida, con tanto di norme sulla musica e orari di fine festa per il 2023?
Per non parlare dei rifiuti lasciti per strada, nei punti a verde pubblico, presso i monumenti: uno spettacolo indecoroso riservato, per il giorno dopo, agli operatori ecologici.
Unica nota positiva e consolatoria, l’intervento nottetempo, anzi prima dell’alba, di Renato Montaquila detto Gino che su base strettamente volontaria fa quello che può per raccogliere, lattine, bottiglie di vetro, cicche di sigarette e altre perle consimili della movida teanese di piazza della Vittoria.
Chi fermerà la musica? La cantavano i Pooh. E non si vuole affatto che si blocchi tutto, che si spenga la festa dei giovani. Ma, cavolo, occorre però rispettare le regole, le leggi, le norme. E se il comune dorme sulla definizione delle nuove norme per movida sidicina, valga allora il senso di educazione dei giovani protagonisti delle feste di Piazza della Vittoria; piuttosto che il buon senso che si teme proprio che manchi in coloro che fanno la parte delle tre scimmiette cinesi: non vedo, non sento, non parlo.