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Cellole, una stagione da protagonisti. Il vicepresidente Freda: «Con Mazziotti la svolta. Ora sogniamo in grande».

Quinto posto in Promozione Girone A, playoff sfiorati, un campionato da «nomadi» e una chiusura col botto contro la capolista. Tutto nell’intervista rossoblù.

CELLOLE (Pietro De Biasio) – Una rincorsa lunga, complicata e affascinante. Il Cellole Calcio ha chiuso al quinto posto il Girone A di Promozione, a soli quattro punti dalla Virtus Liburia, ultima squadra qualificata ai playoff. E lo ha fatto con un finale di stagione in crescendo, sotto la guida di Marco Mazziotti. Ne parliamo con il vicepresidente Angelo Freda, uno dei volti dirigenziali più attivi del club rossoblù.

D) – Vicepresidente Freda, il Cellole chiude al quinto posto, a soli quattro punti dai playoff: è più forte la soddisfazione per quanto fatto o il rammarico per ciò che è sfuggito di poco?

R) – «Considerando il percorso che abbiamo fatto questi ragazzi meritavano i playoff, quindi sì, un pizzico di rammarico c’è sempre. Esprimo però la mia totale soddisfazione per il campionato disputato. I ragazzi hanno portato sul campo un ottimo atteggiamento di gruppo, coesione e voglia di divertirsi, fattori fondamentali per superare i momenti difficili e affrontare quelli decisivi».

D) – La sconfitta di misura per 3-2 dell’ultima giornata contro la capolista Real Bacoli Sibilia ha dato un segnale forte: è stata la partita della consapevolezza o quella del “se solo…”?

R) –  «Bacoli-Cellole è stata indubbiamente la partita della consapevolezza di essere una grande squadra capace di tenere testa alle big del campionato. Il quinto posto in classifica conferma le potenzialità del Cellole. Abbiamo dimostrato di poter competere a viso aperto con chiunque».

D) – Con l’arrivo di Marco Mazziotti in panchina si è vista una netta inversione di tendenza. Cosa ha portato in più al gruppo e quanto è stato decisivo nel finale di stagione?

R) – «Marco Mazziotti è stato decisivo, un tecnico di grandissima professionalità e doti umane. Ha portato una ventata di esperienza nella gestione del Cellole. È stato capace di leggere le partite, dialogare con i calciatori, sostenerli e cambiare in corsa le strategie tattiche per vincere le partite. La sua impronta si è vista fin da subito».

D) – Avete giocato praticamente l’intero campionato lontano dal vostro stadio, il Montecuollo. Quanto ha inciso l’assenza da casa sul rendimento della squadra?

R) – «Giocare fuori casa, nel calcio, è sempre uno svantaggio. Ma per noi è stata una necessità, a causa dei lavori di ristrutturazione. Ha inciso, è inevitabile, ma voglio fare i complimenti ai nostri tifosi: si sono adeguati con grande spirito, ci hanno seguito ovunque e non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Anche lontano dal Montecuollo, ci siamo sentiti a casa».

D) – Guardando al futuro: quali sono gli obiettivi del Cellole per la prossima stagione? Si può parlare apertamente di salto di categoria?

R) – «L’obiettivo principale è quello di continuare a fare bene e mantenere le prime posizioni. Sarà fondamentale farsi trovare pronti sin dall’inizio, perché affrontare un campionato di Promozione non è mai facile. Poi sarà il campo a parlare, come sempre. Il salto di categoria? Sarebbe bello regalare al popolo di Cellole una grande emozione. Sognare non costa nulla».

Il segnale è chiaro: il Cellole c’è. Con un gruppo solido, una guida tecnica credibile e un rinnovato entusiasmo, i rossoblù sono pronti a ripartire. Magari col «Montecuollo» finalmente riaperto e un solo obiettivo nel mirino: scrivere un nuovo capitolo ancora più ambizioso.