Il Parco delle Acque Minerali sacrificato sull’altare di «certa politica»: Riardo con Rocchetta e Croce, ma Teano con Pratella.

Addio continuità territoriale. Fusco a Scoglio: «Decisione incomprensibile, la Provincia aveva già indicato Riardo quale naturale capofila d’Ambito».
TEANO / RIARDO / ROCCHETTA E CROCE / PRATELLA (Elio Zanni) – A chi volesse un esempio lampante di come «certa politica» sia capace ormai di fare solo miracoli all’incontrario – soprattutto quando i leader sono eccitati dagli appuntamenti elettorali – basterebbe guardare la sorte toccata al progetto Parco delle Acque Minerali. Una nuova entità di tutela del territorio in forma organizzata tra comuni contigui, di cui la Regione Campania ha promosso l’istituzione; con la legge n. 25 del 30 dicembre 2024. La Regione ha anche fissato un termine di 90 giorni, a partire dal 1° gennaio 2025, per la creazione del Parco. Le trattive tra i comuni però – anche perchè interferite dalla politica regionale – sono state talmente lunghe e contorte che i rispettivi Consigli comunali di approvazione delle convenzioni si sono tenuti solo e soltanto l’ultimo giorno utile.
Tra i due litiganti il territorio non gode
Non solo. Invece di creare il progetto auspicato, quello che verrebbe in mente di organizzare anche al meno avveduto di parchi, territorio, ambiente, risonanza mediatica, importanza istituzionale e potenzialità di tutela, ossia una entità tipo «area vasta e omogenea che ricomprendesse i 4 comuni dotati di concessione estrattiva e in diversa misura di risorse acquifere minerali, ossia Riardo, Teano, Rocchetta e Croce e Pratella, i Parchi partoriti sono stati ben 2.
Un parto per scissione, per troncamento, che ha dato origine a due parchi gemelli che a nostro avviso però non si somigliano proprio. Il primo composto dalle arre contigue ed omogenee di Riardo capofila (per ovvi motivi, verrebbe da dire, vuoi anche solo per la vastità delle sorgenti) e Rocchetta e Croce. Il secondo Parco – reggetevi forte – è composto da Pratella come capofila (quindi il parametro del numero di abitanti dei comuni non è stato preso in considerazione… » e poi, e poi, e poi: Teano. Dove Teano – si badi bene – non è capofila d’Ambito e gli uffici si risparmiano pure il lavoro di elaborazione di perimetrazione, progettazione e intercettazione finanziamenti. Politicamente e praticamente siamo di fronte a un… me ne lavo le mani, perfetto.
Il Parco dei separati in casa
Incredibile un parco composto da due comuni distanti tra loro oltre 20 chilometri ma – ecco il punto – evidentemente due comuni le cui amministrazioni sono politicamente legate allo stesso «padrino» politico regionale inteso come riferimento. Il Parco di Teano-Pratella con Pratella capofila deve essere risultato – anche agli occhi degli stessi ideatori – talmente «poco frizzate» che nella delibera del comune di Teano non è stata riportata nemmeno la cartografia del progetto preliminare di delimitazione dell’area. Compito demandato a Letino ma che per rendere valido il deliberato avrebbe già dovuto essere allegato. Il Progetto di che trattasi, infatti, appare diligentemente nel deliberato del Comune di Riardo. Dal progetto Riardo ha dovuto necessariamente tagliare fuori il tenimento di Teano…
Le mani sui sindaci
Il Parco ferito, spaccato a metà, è l’emblema dei danni che è capace di fare la politica quando allunga le mani sul territorio e se trova il morbido interferisce anche pesantemente persino con le decisioni spettanti unicamente ai sindaci – almeno quelli che supinamente si lasciano politicamente «interferire» – mettendo sul tavolo delle discussioni (che diventano trattative) odi personali e vecchi rancori legati a episodi delle scorse campagne elettorali comunali e regionale. E chi più ne ha, più ne metta. È proprio il caso di Riardo. Oddio, non siamo struzzi e non infiliamo la testa nella sabbia. Sabbiamo benissimo che ci sono continue consultazioni, spinte, consigli caldi, tra i diversi livelli nelle gestioni degli enti territoriali. Però, quando è troppo è troppo.
Sfigurata, fatta a pezzi una realtà che poteva essere unitaria
Ma qualsiasi logica di partito, qualsiasi posizione politica e qualsiasi onorevole regionale, provinciale, nazionale, europeo non dovrebbe mai e poi mai – pena la gogna pubblica – intralciare il cammino di un progetto di sviluppo unitario di un territorio, fino a stravolgerne il volto, il senso e persino le capacità di rendersi meritevole di futuri finanziamenti regionali. E invece è accaduto il peggio a leggere anche le comunicazioni di chi ha partecipato ai tavoli.
Sono stati tirati fuori dagli armadi gli scheletri del passato. Tra una piazza politica fallita nella città di Caianello e finti inviti ad altrettanti finti tavoli unitari, si è lasciato fallire un progetto in grado di fare da scudo all’Alto casertano, territorio bisognevole di attenzione perchè continuamente nelle mire degli industriali dei rifiuti speciali, tossici e radioattivi. Si spera in un ripensamento, in un «ravvedimento operoso», in un ammorbidimento delle posizioni. Non a caso il Deliberato di Riardo lascia porte aperte per eventuali virtuosi inserimenti postumi. Teano in questo ha un diritto di prelazione. Incrociamo le dita.
Nella foto in homepage, da sinistra in senso orario: Armando Fusco – Riardo, Salvatore Geremia – Rocchetta e Croce. Daniele Testa – Pratella, Giovanni Scoglio – Teano]. A QUESTO ARTICOLO CI SARANNO DEI SEGUITI. NUOVE PUNTATE E APPRIFONDIMENTI…A QUESTO ARTICOLO CI SARANNO DEI SEGUITI. NUOVE PUNTATE E APPRIFONDIMENTI…A QUESTO ARTICOLO CI SARANNO DEI SEGUITI. NUOVE PUNTATE E APPRIFONDIMENTI…

La nota politica sul sito del Comune di Riardo
RIARDO – «La Regione Campania, con la legge n. 25 del 30 dicembre 2024, ha promosso l’istituzione dei parchi delle acque minerali, fissando un termine di 90 giorni a partire dal 1° gennaio 2025 per la loro creazione. Le trattive tra i comuni sono state talmente lunghe e complicate che i rispettivi Consigli comunali, di approvazione delle convenzioni, si sono tenuti l’ultimo giorno utile.
In risposta a questa iniziativa, i Sindaci dei Comuni di Riardo, Rocchetta e Croce, Teano e Pratella hanno intrapreso un’intensa attività di confronto e dialogo per la costituzione di un parco delle acque sui bacini idrominerali Ferrarelle / Santagata e Lete.
Tuttavia, l’accordo non è stato raggiunto con tutti i Comuni coinvolti. La principale divergenza è emersa tra Riardo e Pratella sulla scelta dell’Ente capofila. Il Sindaco di Pratella ha avanzato la candidatura del proprio Comune, mentre il Sindaco di Riardo ha sottolineato che la leadership spettasse a Riardo, considerando che il bacino imbrifero Ferrarelle e Santagata è significativamente più esteso rispetto a quello di Lete.
Inoltre, già nei precedenti tentativi di istituire un parco delle acque negli anni 2006-2009, Riardo era stato individuato come Ente capofila dagli stessi Comuni promotori dell’epoca, compresi Teano e Pratella.
A sostegno della posizione di Riardo si è schierato il Sindaco di Rocchetta e Croce Salvatore Geremia, mentre il Sindaco di Teano Giovanni Scoglio ha preferito aderire a un progetto separato con Pratella. Questa scelta, pur essendo legittima, solleva perplessità, in quanto il territorio di Teano è geograficamente più prossimo a Riardo e Rocchetta e Croce e si estende solo in minima parte sul bacino Ferrarelle e Santagata.
Risulta pertanto difficile comprendere la decisione di aggregare questa piccola porzione di territorio al bacino idrominerale di Pratella, distante oltre 20 chilometri. Inoltre, appare ancor meno comprensibile l’accettazione da parte di Teano di individuare Pratella come Ente capofila.
Nonostante le divisioni, il Comune di Riardo e il Comune di Rocchetta e Croce hanno proceduto autonomamente alla firma della convenzione per l’istituzione del Parco delle Acque Minerali Riardo/Rocchetta e Croce. Gli atti necessari sono stati già trasmessi alla Regione Campania, sancendo ufficialmente l’iniziativa con la firma del Sindaco di Riardo, Armando Fusco, e del Sindaco di Rocchetta e Croce, Salvatore Geremia.
Durante il Consiglio comunale di Riardo, tenutosi lo scorso venerdì 28 marzo, la questione è stata discussa, ma ha visto l’opposizione dei Consiglieri Egidio Mavilio, Elio Carbone e Palumbo Ermanno. Questi ultimi hanno espresso voto contrario senza fornire alcuna motivazione, nonostante in passato avessero sostenuto iniziative simili, essendo stati membri di maggioranze favorevoli al progetto dal 2006 in poi.
La firma della convenzione rappresenta un risultato concreto dell’attuale amministrazione comunale di Riardo, che continua a dimostrare determinazione e impegno nella tutela del proprio territorio e delle sue risorse naturali.
L’istituzione del Parco delle Acque Minerali Riardo/Rocchetta e Croce costituisce un passo significativo per la salvaguardia delle sorgenti Ferrarelle e Santagata, confermando l’autorevolezza e la visione strategica dell’amministrazione guidata dal Sindaco Fusco». [Nota pubblicata dall’Amministrazione comunale di Riardo].