«Inferno dentro», la prima scintilla di Gabriele «Søul» Di Benedetto che accende i social.

Un beat trovato online, parole nate dall’empatia e un’identità artistica in evoluzione: così nasce il primo singolo del giovane teanese ora disponibile su Spotify.
TEANO (Pietro De Biasio) – Si è affacciato in punta di piedi, senza clamore, ma con un’autenticità che ha subito colpito. Gabriele Di Bendetto, in arte «Søul», diciassette anni, ha pubblicato il suo primo singolo, «Inferno dentro», e sui social locali ha iniziato a raccogliere i primi apprezzamenti. (CLIKKA QUI) Ragazzo dall’animo gentile e rispettoso, forse per via della disciplina acquisita con anni di karate, «Søul» non è uno che urla per farsi notare.
La sua voce arriva in modo diverso: attraverso un brano che mescola suoni intensi ed emozioni contrastanti, nato quasi per caso da un «beat» scovato su YouTube. Da qui, il bisogno di scrivere, di dare forma a sensazioni proprie ma anche assorbite dagli altri, attraverso quell’empatia emotiva che caratterizza il suo modo di raccontare.
Il brano, che parla di un amore travagliato e rancoroso, è stato realizzato con l’aiuto di un giovane di Calvi che ha curato la produzione vocale, mentre la base è di un producer straniero acquistata online. Un percorso artigianale, quasi istintivo, ma sincero, che già lascia intravedere il potenziale di un ragazzo che di canzoni ne ha scritte molte, anche se questa è la prima che ha deciso di far ascoltare. Il nome d’arte, «Søul», nasce da una convinzione profonda: «Per me la musica è arte, e ogni forma artistica nasce dall’anima». Una scelta semplice, che potrebbe evolvere nel tempo, ma che per ora lo rappresenta.
Ma c’è un altro elemento che ricorre nella sua identità musicale: il tag sempre presente nei suoi brani: «Loki», il dio nordico dell’astuzia e dell’inganno, ma non in senso negativo. «Soul» lo vede come un simbolo della complessità dell’animo umano, di quella capacità di adattarsi e reinventarsi, qualità in cui si riconosce. Inoltre, secondo la mitologia norrena e la suddivisione simbolica delle rune, il mese di nascita di Gabriele lo collegherebbe alla nona cruna, che a sua volta è legata proprio a «Loki».
Un dettaglio affascinante che, tra filosofia personale e riferimenti mitologici, aggiunge ulteriore profondità alla sua identità artistica. «Søul» ha già altre tracce in lavorazione, alcune più intime, altre più leggere, e sta cercando il modo migliore per portarle alla luce. Per ora, «Inferno dentro» è il suo primo biglietto da visita, il segno di un talento che sta trovando la propria strada. Senza fretta, senza clamore, ma con la convinzione che la musica, quando è vera, prima o poi arriva.