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Comunità Laudato Sì incontra il «Foscolo»: ambiente e lotta alle eco-mafie tra i banchi.

Al centro della conversazione le «Eco-Mafie» in Italia, con riferimenti a Campania e Provincia di Caserta.

TEANO (Pietro De Biasio) – Oltre all’attività di opposizione alla realizzazione del mega impianto di rifiuti pericolosi della Gesia, la Comunità «Laudato Sì EcoPolis – Teano – Vulcano di Roccamonfina» continua a farsi portavoce di una battaglia culturale e sociale per la tutela dell’ambiente.

La controversa struttura, considerata non compatibile con le programmazioni territoriali a livello regionale, provinciale e comunale (sebbene il Puc risulti ancora solo adottato), resta al centro del dibattito pubblico e dell’azione civica della Comunità, che non limita il proprio impegno alla protesta, ma lo estende all’educazione e alla sensibilizzazione ecologica.

Proprio in quest’ottica, su invito del Dirigente Scolastico prof. Paolo Mesolella e della prof.ssa Stella Perrotta, il Referente della Comunità, avv. Fernando Zanni, ha incontrato ieri mattina gli studenti della quarta liceo linguistico dell’Isiss «Ugo Foscolo». Un appuntamento significativo nell’ambito delle attività di educazione civica, in cui si è affrontato un tema cruciale: il fenomeno delle eco-mafie in Italia, con particolare attenzione alla Campania e alla Provincia di Caserta.

L’incontro è stato introdotto dalla proiezione di un’intervista a Enrico Fontana, curatore del Rapporto Ecomafie 2024 di Legambiente, che ha offerto una panoramica aggiornata sulla criminalità ambientale nel Paese. A seguire, l’intervento dell’avv. Zanni ha permesso di approfondire le molteplici attività illecite che avvelenano il territorio e le comunità, illustrando la geografia dei consorzi criminali operanti nei vari Comuni della Provincia di Caserta. Non poteva mancare un riferimento alla «Terra dei Fuochi» e al «Triangolo della Morte», aree tristemente note per l’inquinamento ambientale e i danni sanitari correlati, recentemente al centro di una sentenza di condanna all’Italia da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

Ma il focus dell’incontro non si è fermato ai soli crimini eclatanti. Il referente della Comunità ha infatti evidenziato il ruolo della cosiddetta «zona grigia», quell’insieme di pratiche e connivenze che, in modo più o meno diretto, alimentano e sostengono le organizzazioni criminali. Dalle gare d’appalto pilotate alla corruzione nella pubblica amministrazione, dal voto di scambio al clientelismo, dall’evasione fiscale al lavoro nero: un sistema articolato che richiede una presa di coscienza collettiva e un impegno concreto per essere smantellato.

L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di riflessione per gli studenti sidicini, che con molto entusiasmo, hanno potuto toccare con mano la complessità del fenomeno e comprendere come l’impegno civico possa fare la differenza. La Comunità Laudato Sì proseguirà il proprio percorso di sensibilizzazione: il prossimo appuntamento affronterà il tema della crisi climatica e ambientale, un’emergenza globale che necessita di risposte immediate e azioni concrete, a partire dalle comunità locali.