Cronaca nera

Frigo-Caserta, fuga fatale di ammoniaca: muore Patrizio, operaio 19enne.

Quattro gli operai feriti e in condizioni critiche, trasportati d’urgenza al pronto soccorso.

GRICIGNANO D’AVERSA (EZ) – Aveva 19 anni Patrizio Spasiano, l’operaio manutentore deceduto a seguito dell’incidente avvenuto oggi pomeriggio, 10 gennaio 2024, all’interno della società Frigo-Caserta, azienda con sede a Gricignano d’Aversa. Il giovane addetto alla manutenzione, originario del napoletano, sarebbe stato ucciso dalle fatali inalazioni di ammoniaca, liquido estremamente tossico fuoriuscito da alcune tubature. Il poverop Patrizio era dipendente di una ditta esterna che stava effettuando lavori di manutenzione per conto della Frigo – Caserta. Il giovane è stato trovato riverso senza vita su un’impalcatura. La perdita è avvenuta in un serbatoio dove erano in corso lavori di manutenzione 

Ci sono almeno altri 4 feriti – colleghi di lavoro di Patrizio – che versano in condizioni critiche, trasportati d’urgenza al pronto soccorso degli ospedali di Marcianise e di Aversa. I vigili del fuoco hanno operato per recuperare il corpo di Patrizio, con l’utilizzo di particolari vestizioni, in modo da non fare inalare ai caschi rossi la nube tossica creata dall’ammoniaca.

Non si tratta, dunque, di una esplosione e poi di un incendio – come battuto da tutti i giornali internet casertani in prima battuta e anche da teanoce.it-  ma di una perdita da una condotta di ammoniaca. Ciò non vuol dire che l’azienda Frigo Caserta, nella zona industriale tra Gricignano e Teverola, abbia vissuto e stia vivendo minuti meno preoccupati, perché c’è stata un’importante fuoriuscita di ammoniaca da una tubazione.

Le squadre dei vigili del fuoco, accorse prontamente sul luogo, sono state ferme a circa 300 metri di distanza. Dovevano necessariamente avvicinarsi in sicurezza, con adeguati dpi dispositivi di protezione individuali adatti all’emergenza: tute integrali impermeabili e maschere con filtri refrattari agli acidi. Questo perché l’ammoniaca è pericolosissima se inalata. Un rischio che rende finanche gli autorespiratori in dotazione dei vigili del fuoco un presidio non sicuro. Esalazione fortissime in grado di mettere in pericolo l’uomo.