Subbugli tra commercianti e automobilisti in piazza Marconi: gli effetti della revoca dei parcheggi a disco orario…
Esperimento fallito. A 6 mesi dall’atto unilaterale la situazione è insopportabile. Negozi in sofferenza.
TEANO (S.L.) – Gente che usa le aree di sosta a strisce bianche in prossimità dei negozi come parcheggi personali: per l’intera giornata. Ma anche per l’intera nottata. Cittadini che lasciano l’automobile sulle strisce bianche per recarsi al lavoro in Comune impedendo la sosta ai clienti dei commercianti e artigiani, sempre più esasperati per il pauroso calo di clientela. Già, proprio così, la clientela. Quella razza di potenziali acquirenti che non trova nemmeno un angolo per fermarsi a fare spesa e va oltre, si reca in altri comuni o nei centri commerciali. E poi parliamo di «Distretto del commercio». Parliamone pure, come no. Ma guardiamo anche il fatto che qualcuno lì in Comune dopo aver preso quella che viene giudicata anche dalle forze politiche di minoranza come «la sciagurata decisione di abolire la sosta col disco orario» ancora adesso non si ravvede. Ancora adesso non ammette l’errore e cancella con mille scuse l’osceno provvedimento.
Ma chi è stato ad eliminare la sosta a tempo, il nuovo comandante dei vigili urbani, si dice. Anzi lo dicono le carte… ma il sindaco ha lasciato fare: lo dicono i fatti. Insieme hanno come deciso di condurre un esperimento letale sulla pelle dei commercianti di Teano che, intanto, abbassano le saracinesche per sofferenze economiche. Nella casa di piombo del governo Scoglio, non trafila nemmeno una notizia di un eventuale ravvedimento. Anche gli impiegati girano per i corridoi indossando la mordacchia. Si accetterebbero solo eventuali videointerviste compiacenti, oppure passaggi sulla carta stampata asservita alle maggioranze di turno, ma con foto sorridenti e domande prestabilite.
Così parla la strada. Certo la gente comune non si espone, sa bene che chi osa esprimere anche solo un giudizio politico sugli artefici della lista politica «Teano in Comune» che si appresterebbero a promuovere persino un candidato alle prossime regionali, rischia una sorta d’isolamento sociale e politico, con disconoscimento amicale e negazione del saluto per strada. Così parla teanoce.it facendosi cassa di risonanza del giudizio sintetico dei commerciati interpellati, stavolta sulla eliminazione dei parcheggi a tempo: «Esperimento fallito», dicono in coro. Per l’opinione pubblica e soprattutto a parere dei commercianti che abbiamo sentito, la revoca della sosta a disco orario contenuta nell’Ordinanza N. 42 dell’8 agosto 2024 si è rivelata – con il dovuto rispetto – come la corazzata Kotiomkin nel film di Fantozzi: una cagata pazzesca!
Ieri 27 dicembre 2024 è successo di tutto, per esempio, in piazza Guglielmo Marconi a Teano dove si sono registrati momenti di tensione tra i commercianti del posto e la gente che occupava a tempo interminato le poche aree di sosta per recarsi poi in luoghi ben diversi dai negozi del posto. Insomma, quel provvedimento caduto dall’alto, nato dall’idea non certo geniale di chissà quale mente eccelsa, per decisione autonoma e unilaterale nelle segrete stanze del palazzo comunale di Teano, si sta rivelando non solo un danno per le casse comunali (non è più possibile elevare contravvenzioni per chi sosta oltre i limiti) ma soprattutto per le attività commerciali. La revoca dei parcheggi a tempo ha toccato in negativo e nel profondo l’assetto del traffico urbano e la vita sociale.
E dire che si parlava di una «ordinanza a carattere sperimentale». Un esperimento sulla pelle dei commercianti e che gli stessi stanno pagando già per troppo tempo e a caro prezzo. «La presente ordinanza ha effetto sperimentale temporaneo ed annulla e/o integra le ordinanze già adottate», si legge nel politicamente sciagurato provvedimento che non è nato con un confronto con i commercianti che come categoria è pure ben rappresentata a Teano. A sei mesi da quell’atto unilaterale (che cancellava un provvedimento giudizioso ed efficace e solo da far rispettare, introdotto dal sindaco del momento, Nicola Di Benedetto) sarebbe arrivato ora il momento, in questo ultimo scorcio del 2024, di cancellare questa vergogna. Cancellare tutto e utilizzare la disavventura come monito per il futuro: amministratori pubblici della maggioranza Scoglio, non si possono prendere provvedimenti così drastici che condizionano le sorti e la vita di larghe parti della società sidicina solo per condurre strani esperimenti e senza interpellare pubblicamente, con un confronto aperto, i diretti interessati.