Economia Politica

Servizi sanitari scippati, sparisce il «mammografo» e la Tac è ferma da 1 anni.

La presa di posizione di SiAmo Teano, che si unisce alla denuncia dell’Ass.ne Difesa Servizi Sanitari.

TEANO (COMUNICATO DEL GRUPPO CONSILIARE SIAMO TEANO) – «È trascorso un anno dall’arrivo dell’apparecchiatura diagnostica per T.a.c. presso il Distretto 14 dell’Asl di Caserta in quel di Teano e dalla sua inaugurazione in pompa magna da parte del Sindaco e del Direttore del Distretto Sanitario, ma in tutto questo tempo non è riuscito a metterla in funzione e ad assicurare alla cittadinanza il servizio. Per la serie: stiamo ancora aspettando…. Tra i tanti disservizi sanitari dal nostro gruppo consiliare in questi due anni e mezzo più volte lamentati ed esposti a chi di dovere, si è aggiunta la perla della chiusura del cancello in via Teatro Vecchio che determina notevoli difficoltà ai pazienti, soprattutto a quelli anziani. La questione è stata anche oggetto di un colloquio dei Consiglieri di questo gruppo con il Direttore Sanitario. Ad oggi, considerata, l’età anagrafica della maggior parte degli utenti, si ritiene obbligatoria una soluzione alternativa, se non di prenderne in considerazione la riapertura. Non possiamo più essere testimoni impotenti di accompagnatori che si vedono sbarrare il cancello d’ingresso e che sono costretti a lunghe attese per elemosinare una carrozzina che consenta l’ingresso ai locali del distretto a coloro che hanno difficoltà di deambulazione.

È evidente che il percorso da Via Roma, che i disabili oggi sono costretti a percorrere, non sortisce gli effetti sperati. Quest’umiliazione continua a cui sono sottoposti i pazienti si pone in antitesi alle tematiche altisonanti oggetto di convegni che di qui a qualche giorno si terranno a Teano ed ai quali si annuncia la partecipazione come graditi ospiti di noti politici di spessore e li lungo corso, che, dalle dorate  stanze dorate degli alti uffici che occupano, degneranno Teano della loro presenza e che, piuttosto che spiegarci come s’intendano garantire i servizi sanitari essenziali, verranno a discettare di processi d’integrazione e dei soliti bla bla bla in stretto politichese. L’ integrazione europea si realizzerà solo quando a tutti i cittadini dell’Unione verrà assicurato il sacrosanto diritto alla salute! Ma una tale integrazione appare molto lontana quando nessuno e’ in grado di spiegare per quale motivo, ad esempio, il mammografo destinato al distretto di Teano sia stato poi dirottato a quello di Marcianise! Non possiamo, perciò, non salutare con favore la nascita di un’associazione che si propone di occuparsi della tutela del diritto alla salute [Associazione Difesa Servizi Sanitari N.d.R. leggi qui], nella speranza che possa contribuire a dare una risposta a questa ed a tante altre domande. Pensiamo, infatti, che sia giusto occuparsi di tali problematiche e d’impegnarsi per la soluzione delle stesse.

Anche perché nessuna integrazione sarà mai possibile a livello sovranazionale, se non si realizzare prima nei singoli stati e tutti i cittadini di una stessa provincia godano degli stessi diritti e non chi si e chi no, come purtroppo accade in provincia di Caserta ove i cittadini sidicini sono senz’altro penalizzati rispetto a quelli di tanti altri comuni della provincia. Solo partendo dalla conoscenza della propria terra, della grave crisi che l’attanaglia, a partire dal non vedere assicurati a tutti i cittadini i livelli minimi di tutela, specie sanitaria, si potrà giungere ad un’effettiva integrazione a livelli più alti. Il resto è solo fumo negli occhi e di altro fumo negli occhi i cittadini sidicini non ne hanno proprio bisogno!».