Economia Politica

Da Maastricht a Teano: l’Europa e le sfide del Mezzogiorno tra passato e futuro.

Il Comune culla dell’Unità d’Italia diventa il centro del dibattito sull’Europa. Sabato 26 ottobre.

TEANO (ELIO ZANNI) – L’Europa presente: «Coesione e competitività». È questo il titolo, breve ma di spessore e che poi si sviluppa attraverso numerosi interventi di relatori dall’indubbia notorietà, del convegno organizzato a Teano per sabato 26 ottobre 2024 alle ore 17, presso il Museo archeologico di Teanum Sidicinum in via Nicola Gigli, 23. A volerlo proprio nell’emblematica città di Teano, la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno; come si può capire anche dalla sottilissima firma apposta in altro a destra, sulla plancia del manifesto dell’evento.

In programma, dopo i saluti di Giovanni Scoglio, sindaco di Teano e della stessa vicepresidente del Parlamento europeo Picierno, i contributi in voce, rispettivamente, del Prof. Sabino Cassese con «Tra riforma e realtà»; Prof. Alessandro Sterpa dell’Università di Viterbo, con «Quale federalismo per uno sviluppo equo del Mezzogiorno?»; Prof. Pietro S. Graglia, docente di Storia dell’integrazione europea Università di Milano: «Maestà, vi porto l’Europa di Maastricht» A 164 anni dall’Incontro di Teano come procede l’integrazione europea?; Giorgio Vittadini, fondatore Compagnia delle Opere con «La sussidiarietà chiave dello sviluppo sociale»; Gianpaola Manzella, vicepresidente della Banca Europea degli Investimenti con «La strada della coesione europea»; Ermete Realacci, presidente fondazione Symbola con «La coesione non è bontà: conviene»; Enza Amato, presidente del Consiglio comunale di Napoli con «Le città e la sfida con la coesione»; Marco Sarracino, vicepresidente commissione lavoro, camera dei deputati con «Il Mezzogiorno e le sfide del lavoro: lavoro e competitività».  

Molti argomenti. Tematiche interessanti, d’attualità e di spessore: da un certo tipo di «federalismo» all’idea – a dire il vero sognata, promessa e perseguita da sempre – di uno «sviluppo equo del Mezzogiorno d’Italia» che, certamente, non può dirsi argomento o questione nuova eppure non ancora risolta; tanto per intenderci. Le novità sono quindi da sentire. Quel «Maestà, vi porto l’Europa di Maastricht» trattato dal prof. Graglia non si può proprio perdere. Anche perché trattato a Teano con le capacità dialettiche del docente universitario potrebbe riservare delle sorprese interpretative storicizzabili e che in molti si pentirebbero poi di non aver ascoltato.

Ma tutti gli argomenti del meeting saranno affrontati da personaggi che certamente sapranno caratterizzarli, dandogli un taglio personale e, per questo, ancora più interessante. Tanto, filtrando il senso e la percezione comune e corrente dei temi attraverso la soggettiva esperienza. Ma anche attraverso le idee e le visioni politiche strettamente personali; pur conservando la giusta dose d’imparzialità di giudizio. A questo servono i grandi relatori. Proprio questo rende tutto più interessante. Insomma, il momento organizzato da Picierno non si preannuncia come quello di una mera riproposizione di argomenti noti, sviluppati con la formula del déjà-vu. E sarà interessante, costruttivo e formativo ascoltare personaggi come Cassese a Sterpa, Vittadini e Sarracino, passando per i contributi di Manzella, Amato e Realacci, che proverà a spiegarci, quest’ultimo, la convenienza, anche per l’Italia e, perché no, anche dal punto di vista ambientalistico, della «Coesione». Tutto da seguire. Anche per poterne riparlare.