Nasce Associazione difesa servizi sanitari «Tutelare il diritto dei cittadini alla salute».
Per difendere l’esistente e rompere il muro di silenzio e immobilismo che grava in città su temi così delicati.
TEANO (REDAZIONALE teanoce.it) – Nasce un nuovo sodalizio, chiaramente rivolto all’interesse pubblico, con lo sguardo puntato sui problemi sanitari dei cittadini: l’Associazione Difesa Servizi Sanitari. Si tratta di una novità assoluta nel panorama locale del volontariato, dove abbondano gruppi sempre da ammirare e aiutare ma focalizzati su feste, sagre, difesa delle tradizioni e dei mestieri, eventi religiosi, sportivi e culinari per attrarre turisti e dare lustro alla città. L’Associazione, si interfaccerà anche con loro e con tutti gli enti pubblici e privati. Anzi lo ha già fatto quando si è trattato, con il Comitato Festa di San Paride, di raccogliere i fondi necessari per la registrazione del sodalizio. Nondimeno si concentrerà soprattutto sui bisogni sanitari della comunità. La nuova associazione è apartitica, non persegue finalità lucrative e ha già raccolto numerose adesioni da parte di cittadini di ogni età e professione.
Il Consiglio direttivo, che coincide nei nomi dei componenti con alcuni dei fondatori, risulta così composto: Presidente: Domenico Spaziano, Vicepresidente Paride Mele, Segretario Elio Zanni, Tesoriere Luigi Andreoli, Presidente del Collegio dei revisori dei conti Claudio De Maio, Responsabile del collegio dei Probiviri Francesco Boragine. Normalissimi cittadini, senza tanti grilli per la testa, privi di vane illusioni, ma in compenso pieni di tanta buona volontà e con le idee piuttosto chiare sul percorso da compiere e sulle persone alle quali affiancarsi, consultare, coinvolgere, per raggiungere gli obiettivi che si sono preposti.
L’Associazione intende mettere al centro delle discussioni, tra gli amministratori pubblici locali e i politici a tutti i livelli (provinciale, regionale e nazionale), la complessa e a tratti scandalosa questione sanitaria locale a Teano. Una situazione che certifica una assoluta disparità di trattamento, per numero e qualità dei servizi sanitari di prossimità disponibili, rispetto a realtà del circondario come Piedimonte Matese e Sessa Aurunca, tanto solo per fare qualche esempio. L’associazione intende anche evitare che continuino gli scippi di servizi sanitari e i trasferimenti in altre strutture di dispositivi medicali ora in carico agli ultimi lumicini rimasti accesi a Teano: la sede del Distretto N.14, i suoi ambulatori e l’Ospedale di Comunità. Mettendo da parte – almeno per il momento e per pura razionalità e serietà – la questione dell’ingiusta, assurda e illecita chiusura dell’Ospedale cittadino Ave Gratia Plena, l’Associazione difesa servizi sanitari si propone da subito di lottare contro il fenomeno delle intollerabili e lunghe liste d’attesa presso gli ambulatori distrettuali.
L’Associazione non mancherà di denunciare, attraverso i propri legali e fino ai massimi livelli istituzionali e delle forze dell’ordine, ogni inadempienza, ogni disattenzione o tentativo di ridurre la città ulteriormente in ginocchio, in fatto di servizi. Lo ha già fatto, per esempio, per lo scandalo dell’arrivo a Teano, presso la struttura di via Roma, di un dispositivo TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) già dal 29 novembre 2023, che ancora oggi, a distanza di un anno, non è stato messo in funzione. Uno scandalo sotto gli occhi di tutti, per il quale il Gruppo ha effettuato le dovute segnalazioni agli organi competenti e si appresta a portare il fatto in Parlamento. Oggi è possibile, è facile con la Pec, con le email, con i social non occorrono intermediari particolari, servono invece argomenti seri, veri e sentiti dalla popolazione. Per questo, mettendo da parte il solito scetticismo tutto teanese, nessuno può prevedere i risultati finali dell’attività svolta dalla nuova Associazione, di fronte a problematiche così radicate e questioni così importanti. Ma per i suoi membri, che non sono solo i cinque del Direttivo ma tutti gli iscritti con pari dignità, l’obiettivo primario ora è rompere il muro di silenzio e di immobilismo che grava sulla città, su temi così delicati come i servizi sanitari e la salute pubblica.