Altro dramma nei boschi di Teano: 40enne smarrita in cerca di funghi su Monte Casi.
Salvata dal figlio a notte fonda. In stato di agitazione, graffi di spine alle braccia e una forma di tachicardia.
TEANO (EZ) – Raccolta funghi spontanei e persone scomparse: c’è stato un altro caso di persona smarrita nelle campagne di Teano, oltre allo sfortunato teanese morto dopo essere caduto in un condotto di areazione di cisterna ricavata in una grotta scavata nel tufo, ubicata nel perimetro interno dell’agriturismo «La Peschiera». Infatti, a perdere l’orientamento e la via di casa, domenica 29 settembre 2024, è stata anche una donna residente nella frazione Casi di Teano. Si tratta della signora Tania K., 40enne di origini rumene, ma residente a Teano da diversi anni.
È uscita in mattinata, sempre in quella maledetta domenica mattina 29 settembre, avventurandosi da sola su Monte Casi con l’intenzione di raccogliere funghi porcini. Solo dopo circa cinque ore ha realizzato di aver completamente perso l’orientamento. Come se non bastasse e come spesso può accadere in montagna lo smartphone registrava assenza di campo, anzi «non registrato in rete» che è un altro modo per dire esattamente la stessa cosa. Il peggio è accaduto col primo buio. La donna si è ritrovata inavvertitamente più volte tra le siepi spione riportando varie ferite superficiali alle braccia.
A salvarla quando tutto sembrava perduto è stato proprio il telefonino che in una particolare posizione è riuscito a beccare il segnale. Ha risposto a una delle telefonate del figlio al quale ha subito fornito la posizione via WhatsApp. La storia stavolta si è conclusa a lieto fine: il figlio ha ritrovato la madre dopo ancora quasi due ore di tempo. Sono così rincasati mano nella mano. La donna era in evidente stato di agitazione. È dovuta ricorrere alle cure mediche. I sanitari le avrebbero riscontrato graffi da rovi e spine in varie parti del corpo e una forma di tachicardia. Tutto questo, ma in compenso e per fortuna, è riuscita a tornare a casa, viva.