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«La Precisa 60anni dopo»: commemorato il più atroce disastro sul lavoro che Teano ricordi. Le immagini di ieri, le foto di oggi.

Messa, Consiglio comunale e targa per le vittime. Proposte iniziative a tutela della memoria collettiva.

TEANO (ELIO ZANNI) – Teano, 60 anni fa la strage dello spolettificio «La Precisa Spa». Il 24 settembre 2024, si è tenuta una manifestazione per ricordare questa tragedia, con una messa nella chiesa di San Francesco, una seduta di Consiglio comunale e la posa di una targa commemorativa. Un gesto significativo e necessario. In un’epoca, che in realtà non è mai finita, segnata dalle morti bianche, ricordare anche le nostre vittime è stato un atto di grande valore civico. Nonostante ciò i cittadini di Teano, anche quelli ritenuti più avveduti, intelligenti e colti, non hanno saputo cogliere appieno l’importanza di questo momento. Poche persone hanno partecipato alla messa delle 16, e ancora meno si sono presentate a Palazzo San Francesco per il Consiglio comunale straordinario, convocato dal presidente Pasqualino Tammaro in seduta tematica. Col tempo, forse, comprenderemo le ragioni di questo scoramento, di questa sorta di cancellazione collettiva delle pagine di Storia nostra, di questa desensibilizzazione di un intero Popolo. Non è proprio il caso di cercare colpe e individuare colpevoli in queste cose, l’importante, per ora, e che nessuno si ritenga assolto. E poi non tutto è perduto. Si possono fare ancora tante cose per recupere.

D’altro canto, per fortuna, nella sala del Consiglio erano presenti molti dei familiari delle vittime de «La Precisa». Così come, salvo qualche assenza giustificata, erano presenti i nostri consiglieri comunali. Questo ha permesso di discutere ufficialmente dell’accaduto, avvenuto sessant’anni fa nelle campagne della frazione Scalo, vicino ai binari ferroviari. Si è parlato anche di sicurezza sul lavoro e della necessità di maggiori controlli per evitare altre morti. Il sindaco, Giovanni Scoglio, ha tenuto un intervento commemorativo, offrendo una ricostruzione storica dettagliata dell’evento, oltre a richiamare la normativa sulla sicurezza sul lavoro. Anche i gruppi di minoranza consiliare hanno fatto sentire la loro voce. Gli esponenti dei gruppi (che poi sono apparsi come un solo gruppo), spinti dalla solennità del momento, hanno contribuito in modo significativo al dibattito, restituendo l’immagine di un Civico consesso coeso su un tema che toccava profondamente le coscienze e la memoria della comunità, come testimoniavano i volti afflitti dei parenti delle vittime spesso segnati dalle lacrime.

La consigliera Luana Camasso, di Siamo Teano, ha espresso il suo cordoglio ai familiari delle vittime e sottolineato la scarsa partecipazione della cittadinanza alla commemorazione. Ha poi evidenziato che il compito dei consiglieri è anche quello di coinvolgere la città affinché non si dimentichi questa pagina dolorosa della nostra storia. A tal fine, ha proposto di coinvolgere le scuole istituendo un premio per elaborati su questo tema, «non solo per mantenere viva la memoria, ma anche per creare una coscienza identitaria nelle nuove generazioni, come fonte di conoscenza di una realtà produttiva che tanto ha dato e tanto ha tolto alla nostra cittadina». Camasso ha suggerito che i consiglieri comunali si autotassino per non gravare sul bilancio dell’Ente, attualmente in fase di riequilibrio finanziario. Inoltre, ha proposto di contattare l’attuale proprietario dell’area dove sorgeva la fabbrica per stilare una convenzione e affiggere una targa commemorativa. Infine, ha suggerito di intitolare la strada comunale (via Pontone, frazione Scalo) che conduce ai luoghi dell’esplosione alle cinque vittime sidicine. La consigliera ha poi evidenziato l’aspetto femminile della tragedia, sottolineando come molte delle operaie fossero donne, «donne sidicine che, in quegli anni, seguivano il processo di emancipazione a livello nazionale e che hanno pagato con la vita per raggiungere la propria indipendenza economica».

Particolarmente interessante è stato l’intervento della consigliera Maria Paola D’Andrea, che ha ringraziato il presidente del Consiglio comunale, Tammaro, ritenendo «doverosa» la seduta e la presenza degli amministratori alla commemorazione. La consigliera del gruppo Teano 4.0 ha ricordato come molti non abbiano, per ragioni anagrafiche, una memoria diretta di quell’evento tragico, ma la comunità non può e non deve dimenticare. «È importante raccontare ai giovani queste vite spezzate troppo presto affinché comprendano il valore della vita e l’importanza della sicurezza sul lavoro». D’Andrea ha ribadito che «ogni segno tangibile, concreto, che vada oltre la ritualità di un momento formale, è apprezzabile e necessario». Anche lei ha sottolineato l’unità dell’amministrazione su questo tema delicato, dimostrando «maturità politica nel superare colori e ideologie quando necessario».

Nel suo intervento, il consigliere e capogruppo di maggioranza, Massimiliano Stéfano, ha invece riflettuto sul significato della vita e su come essa sia «strettamente legata al lavoro, che può diventare motivo di vita, ma anche lavoro assassino». «Quello che 60 anni fa, con un frastuono che tagliò l’aria della nostra Teano, distrusse le vite di Maria Luigia, Clelia, Anna, Sofia e Guelfo – ha detto Stéfano – sembra paradossale, ma è esattamente ciò che ancora accade oggi, a distanza di 60 anni. Ogni giorno, da anni, circa tre persone perdono la vita mentre lavorano. Come la vita di ognuno di noi, ciascuno, magari in famiglia, si saluta con un bacio e l’augurio di buon lavoro, ripromettendosi di rivedersi per cena, una cena che non arriverà più. Ringrazio il sindaco, tutto il consiglio comunale e il presidente del Consiglio comunale che, attraverso la conferenza dei capigruppo, ci hanno permesso di sentire quel sentimento comune dettato dall’amore per la città, che ha annullato qualsiasi differenza. Quella targa, ad eterna memoria delle vittime, sia solo uno degli strumenti che trasferiscono a futura memoria questa pagina triste della nostra città».

Alla seduta erano presenti anche il Vicesindaco Laura Laurenza, gli assessori Marco Matano e Giuseppe Esposito e i Consiglieri Marco Zarone, Daniela Mignacco, Rossella Compagnone, Domenico Laurenza, Guido Zanni e Alessio Magellano. La cerimonia si è conclusa con lo scoprimento di una targa posta all’ingresso della casa comunale: «Nel 60° Anniversario dell’esplosione de “La Precisa”, la città onora la memoria delle vittime di quella tragedia: Maria Luigia Capuano, Clelia Feola, Guelfo Giaciglio, Sofia Mele, Anna Orciuolo».

Per la Cronaca e per la Storia

Per la cronaca e per la storia, è doveroso ricordare che in quel tragico giorno i soccorritori riuscirono a salvare anche alcuni feriti gravi: Anna Mesolella, 20 anni, di Teano; Anna Donatiello, 21 anni, di Sparanise; Sabina Pilotti, 21 anni, di Teano; e Donatella Tammaro, anch’essa del posto. Teano, tra gli anni Sessanta e Settanta, con le sue La Precisa, la Fly, la Unicoop, la Isolmer, la Irrigazioni Italia, era una piccola città industrializzata. Ed è proprio in una delle «figlie dell’illusorio boom economico», ossia nello spolettificio La Precisa (andato avanti su commesse dell’Esercito Italiano fino alla prima metà degli anni Novanta), che accadde il più atroce disastro sul lavoro che Teano ricordi e che per il 60° di quei fatti di sudore, lavoro, sangue, speranze e vite perdute ha voluto commemorare.