Assurdo: scuolabus senza assicurazione e revisione ancora fermo in area pubblica.
Il parcheggio in via 26 ottobre, suolo utilizzato anche dal personale e dai pazienti del settore AslCe del Sert.
TEANO – Cosa succede a un cittadino automobilista beccato in circolazione con la vettura priva di polizza di assicurazione e senza collaudo? Come si comporterebbe in questo caso un vigile urbano, un carabiniere o un poliziotto? Lo grazierebbe? Farebbe finta di nulla o farebbe esattamente il proprio dovere? La risposta è ovvia, giusto? E se invece a commettere le stesse violazioni fosse un Ente pubblico? Anche qui la risposta appare scontata. Ora trasportiamo queste domande e le relative risposte sul caso del giorno: lo scuolabus senza assicurazione e revisione ancora fermo su suolo pubblico. Ci sono tre posizioni e basta, da poter assumere di fronte al fenomeno dello Scuolabus senza assicurazione e revisione di proprietà del Comune di Teano e che il Comune di Teano continua a tenere su suolo Pubblico: l’indifferenza (tipica di molti teanesi che non hanno nessuna intenzione di apparire critici contro gli amministratori pubblici di maggioranza), l’illegalità (che è poi la posizione che stanno assumendo tutti quelli che sanno e non fanno nulla per risolvere il problema) e il legalitario ossia l’atteggiamento di chi agisce nel pieno rispetto della legalità.
Ora, come nel gioco del puzzle, mettete Voi stesi – cari lettori – al loro posto le tessere del gioco. Dove mettereste, in questo caso, per esempio voi stessi? Dove piazzereste invece in questo gioco di classificazione tutti coloro che sanno e non agiscono? Anche stamattina lo Scuolabus senza assicurazione e revisione di proprietà del Comune di Teano sta lì, nel parcheggio pubblico di via 26 ottobre, area tra l’altro utilizzata dal personale dai pazienti del settore AslCe del Sert; servizio per la tossicodipendenza. L’assurdo è che ci vengono in mente le multe alle auto in sosta non regolare, fuori dai rarissimi parcheggi bianchi, impartite dai Vigili Urbani di Teano. La sanzione è giusta, c’è la violazione del codice della strada. Ma allora perché con lo stresso rigore e la stessa lena e lo stesso zelo non si procede a multare anche chi ha lasciato lo Scuolabus senza assicurazione e revisione su suolo pubblico?
Eppure si tratterebbe solo di applicare la legge. Infatti, l‘art. 193 del Codice della strada, che impone «l’obbligo dell’assicurazione sulla responsabilità civile auto per tutti i veicoli a motore. Sono considerati «in circolazione» i veicoli in sosta su strade di uso pubblico o su aree a queste attrezzate: sono tutte le aree, di proprietà pubblica o privata, che risultano aperte al transito pedonale e veicolare, come, ad esempio, il parcheggio di un supermercato, di un distributore di carburante o un cortile condominiale. Infatti, anche in queste situazioni, i veicoli fermi, con il motore spento e parcheggiati, possono arrecare danni a persone o cose, o riportarli a seguito di un sinistro stradale». Quindi, la sanzione di circa 1031 euro con sequestro amministrativo del mezzo e affidata al Segretario comunale dovrebbe essere applicata (il condizionale è d’obbligo perché probabilmente finirà che il comune è il Comune noi come Stampa non siamo un C…) anche nel caso in questione. a fronte di un veicolo senza titoli validi parcheggiato su suolo pubblico. È una questione di Giustizia.
Le Istituzioni dovrebbero essere le prime a dare esempio di correttezza comportamentale. Quel pullman scolastico si ricordi poi che non potrà essere rimosso senza prima aver impartito la sanzione pecuniaria, altrimenti si scivolerà sulla buccia di banana della «mancata consegna», una omissione gravissima per le forze dell’ordine. Ma cosa e chi potrebbe frenare gli addetti, i preposti, dal procedere – in questo caso specifico – ad applicare la Legge? Anche questo è un quiz per la cui soluzione ci si affida all’intuizione dei nostri sempre più acuti web-lettori.