Politica

«Sinistri aumenti» storia minima di tasse, imposte e contributi comunali alle stelle.

Scoglio vince il trofeo aumenti, ma il problema è la continuità al potere di liste civiche di centro-sinistra.

TEANO (e.z.) – Un articolo lungo, da spiaggia, da leggere sotto l’ombrellone? Forse si può. Soprattutto se parla della storia minima delle pretese economiche del comune di Teano verso il cittadino-contribuente. Storia costellata di episodi di aumenti di tasse, imposte e contributi comunali di varia entità e natura. Gli amministratori di turno hanno sempre fornito, a fronte di detti aumenti, motivi a loro dire validi, anzi «validissimi. inevitabili e ineccepibili». Tutto per giustificare il continuo lievitare dei balzelli. Insomma c’è sempre un motivo valido per aumentare le tasse. Ma allora la politica a che serve? Che li paghiamo a fare gli amministratori pubblici di maggioranza? E possibile, credibile, che non ci sia mai un colpevole dello stato attuale in cui è ridotto il Comune? Certo, c’è sempre una causa scatenante l’aumento; ci mancherebbe altro. Ma ci si ferma pavidamente lì: nessuno osa tirare fuori le fonti storiche delle amministrazioni distratte quando non ree di vere e proprie scelte politiche errate che hanno portato il comune sull’orlo del tracollo economico e finanziario.

Liste civiche per legge, ma… a maggioranza Pd

Una cosa è però maledettamente sicura: il crescendo rossiniano dei tributi è legato cronologicamente a precisi periodi storici. Epoche, coincidenti con l’elezione di liste civiche comunali innegabilmente gremite di consiglieri, assessori e sindaci provenienti dall’area di centro-sinistra. Liste civiche per legge, ma… a maggioranza Pd. Certo, a volte, guardando bene, si nota la presenza nelle liste civiche/«rosse» di soggetti «servi sciocchi», ossia di personaggi di diversa estrazione sottratti con inganni politici vari – a ridosso delle elezioni amministrative locale – dai rispettivi partiti di appartenenza. Più avanti si scoprirà che gli stessi «proscritti-raggirati», saranno opportunamente depotenziati, messi da parte, a riflettere sulla loro sciagurata scelta autolesionistica. E ci siamo: «epurate» post-voto le liste civiche, rimangono nella stanza dei bottoni elementi direttamente legati al Pd (Partito Democratico) come prima ancora (ossia prima del 2007) di provenienza Democratici di Sinistra e Margherita. A tale proposito, proviamo a ripercorre un tratto, con i dati fornitici qualche settimana fa da un caro lettore, ma che non avevamo ancora utilizzato. Gli stessi dati che, in compenso, il collega Pasquale Di Benedetto, ha già utilizzato e pubblicato due volte su Il Messaggio-Teano. Ciò ci costringe a leggerli sotto un’altra angolazione.

La lista degli aumenti e il Tuel che parla agli elettori

Con Delibera di Giunta comunale n.156 del 20 giugno 2012 l’Amministrazione retta dal sindaco Raffaele Picierno effettua un aumento del costo per i cittadini del Servizio Idrico Integrato del 45 per cento (45%), passando da 0.45 euro al Mc (metro cubo) a 0,65 al Mc. Un aumento che potremmo definire esiguo giudicandolo oggi, ma era solo l’inizio. Infatti, con delibera di giunta comunale n. 42 del 5 luglio 2023 l’Amministrazione del sindaco Giovanni Scoglio effettua un nuovo aumento in tema di Sistema Idrico Integrato pari al 35 per cento (35%): passando da 0.65 centesimi al metro cubo a 0.88 euro al Mc. [E qui Scoglio non ha potuto appellarsi agli obblighi del Tuel, l’Ordinamento istituzionale contabile che, quando occorre, condanna gli amministratori pubblici che si sono dimostrati storicamente poco avveduti a operare scelte impopolari. La normativa in questo caso è calzante e rieducativa: costringendo la classe politica al potere a scelte impopolari ne svilisce anche le capacità di permanenza alla guida dell’ente pubblico che hanno contribuito – assieme ai predecessori dello stesso colore politico – a ridurre ai piedi di Pilato. Teano non fa eccezione. E infatti ogni 15 anni circa, cambia marcia, cambia i volti, cambia i cognomi agli amministratori pubblici. NdR].

Alla Giunta Scoglio il meritato trofeo degli aumenti

«Con delibera di Giunta comunale n. 74 del 31 luglio 2024 sempre l’Amministrazione Scoglio effettua un’altra manovra nel campo del Sistema Idrico Integrato del valore in percentuale del 120 % (120 per cento), passando da euro 0,88 al metro cubo di acqua potabile a 1,93 al metro cubo. Ma siccome al peggio non c’è mai fine, in questo periodo di amministrazione Scoglio ad aumentare non è stato solo il SII (Sistema Idrico Integrato) ma anche la Tari (tassa sui rifiuti) e l’Occupazione di suolo pubblico. É proprio il caso di dire che a parte tutto e parte altro, senza tema di smentita, che questa amministrazione comunale sarà ricordata per sempre come: l’Amministrazione dei maggiori aumenti di trasse, imposte e contributi della storia minima del comune di Teano».

Reazioni prevedibili

Ma cosa accadrà adesso? Come reagiranno gli «orgogliosi» sidicini, i post-68ottini? E gli ex grillini? Il residuale popolo degli ex dibenedettini, che farà come si muoverà? E gli storici amanti delle politiche di destra (Destra Nazionale) che da ex grandi leader sono adesso diventati dei perfetti pantofolai, che diranno dai loro divani? Ve lo dice chi scrive: non diranno e non faranno una beata mazza. Se ne resteranno tutti zitti, pacificamente rintanati in casa. Anche il popolo minuto al ritorno dalle vacanze resterà in attesa della verifica finale: l’arrivo delle super bollette? Conoscendo, i più che pacifici teanesi, che si sono sempre fatti portar via pure le mutande, come per i servizi sanitari (leggasi 3 ospedali a Sessa Aurunca . vecchio San Rocco, Nuovo san Rocco e quello da costruire – e nessuno a Teano e nemmeno un pronto soccorso), si mangeranno il fegato, mugugneranno ma solo in famiglia, aspettando di consumare la vendetta finale: alle prossime, lontanissime, elezioni amministrative locali. Non è del tutto sicuro, il teanese è imprevedibile, ma di solito dopo tre volte, se gli spezzi le gambe, gli pianti un cazzotto nello stomaco e lo sputi in un occhio, alla fine reagisce.

La storia infinita

Con la sua matitina in cabina elettorale e un sorriso di circostanza consuma la sua vendetta, si produce nel cosiddetto voto di protesta. Accade quasi ogni tre elezioni, ogni 15 anni; circa. Si, ma poi la storia qui che dice? Semplice: la lista alternativa che riceve il mandato della discontinuità e del cambiamento, siccome è stata arrangiata all’ultimo momento e per completarla non si è andati troppo per il sottile nel selezionare i candidati, comincia a combinare mille casini. Poi imbocca due strade: o si scioglie prima del tempo per faide interne e guerre intestine (perchè la compagine era troppo poco omogenea e a Teano nessuno sa costruire un vero centrodestra) oppure arriva a fine mandato tra l’esasperazione collettiva e gli elettori che pentiti e delusi ridisegnano la croce sulla solita lista civica di centro-sinistra. Una storia infinita, al passo del gambero. Con una grade responsabilità riconducibile ai tanti che distanti dalle liste civiche per legge ma di centro-sinistra di fatto, non sono riusciti fino a oggi a organizzare l’alternativa vera, riconoscendo una volta per tutte un leader, un federatore, credendo in lui, smussando gli spigoli, creando un vivaio, «allevando» anzitempo una lista elettorale. Si notano dei timidi tentativi in tal senso, ci sono dei segnali, ma questo non è argomento da spiaggia, meglio non scoprire le carte e meglio ancora riparlarne più avanti.