Ricusazione rifiutata. Processo omicidio Hotel Nuova Suio fissato a settembre.
La famiglia Fidaleo si è costituita parte civile ed è rappresentata dagli avvocati De Vivo e Panaccione, mentre Mignano è assistita dall’avv. De Angelis.
TEANO – La Corte d’Appello ha respinto la richiesta di ricusazione presentata dai legali dell’imputato. Secondo la Corte, la richiesta è stata depositata in ritardo, oltre ad essere “manifestatamente infondata e generica”. Di conseguenza, i giudici hanno condannato Molinaro al pagamento di 1000 euro alla Cassa delle Ammende.
L’udienza per il rito abbreviato di Giuseppe Molinaro, accusato dell’omicidio del direttore dell’Hotel Nuova Suio di Castelforte, Giovanni Fidaleo, e del ferimento della ex compagna Miriam Mignano, è stata fissata per i primi giorni di settembre 2024. Molinaro comparirà davanti al Gup del Tribunale di Cassino, Massimo Lo Mastro, che aveva già rigettato la richiesta della difesa di subordinare il giudizio a una perizia psichiatrica e all’acquisizione di alcuni documenti.
La famiglia Fidaleo si è costituita parte civile ed è rappresentata dagli avvocati Costanza De Vivo e Raffaele Panaccione, mentre Miriam Mignano è assistita dall’avvocato Giuliana De Angelis. Attualmente detenuto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, Molinaro deve rispondere di omicidio volontario, tentato omicidio, furto del telefono di Miriam Mignano e stalking. Il movente del crimine è attribuito alla gelosia di Molinaro nei confronti della donna, con la quale aveva avuto una relazione sentimentale terminata successivamente.