Cartelle esattoriali «Tari» su immobile venduto da tempo: cittadino esasperato denuncia tutto ai Carabinieri.
L’utente si è sentito perseguitato dall’Ufficio Tributi. Avrebbe inutilmente telefonato più volte al Comune.
TEANO (ez – Cop.Ra) – Un cittadino di Teano si è rivolto ai carabinieri per denunciare un caso di reiterate richieste di pagamento della Tari per un immobile venduto nel 2020. Nonostante la vendita avvenuta quattro anni fa, continua a ricevere avvisi di pagamento per gli anni successivi, precisamente per il 2021, 2022 e 2023, da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Dopo numerose istanze presentate all’Ufficio Tributi del Comune di Teano, corredate dall’atto di compravendita per dimostrare la cessione dell’immobile, le richieste di pagamento non si sono interrotte. Il cittadino ha dichiarato di aver tentato più volte di contattare telefonicamente l’ufficio comunale per spiegare la vicenda, ma senza successo. Questa situazione ha provocato un notevole stress psicologico e ha richiesto un significativo dispendio di tempo e risorse.
Di fronte all’inerzia degli impiegati comunali, il cittadino si è visto costretto a presentare un esposto ai carabinieri, chiedendo che vengano effettuati gli opportuni accertamenti nei confronti dei responsabili dell’Ufficio Tributi di Teano e, se necessario, anche dei vertici dell’amministrazione comunale. La denuncia mira a far valere il diritto di non essere perseguitati da richieste di pagamento palesemente ingiustificate e a valutare eventuali profili penalmente rilevanti nella condotta dell’amministrazione comunale.
Questo caso riflette una problematica più ampia riguardante la mancata tempestività e accuratezza dell’aggiornamento delle informazioni sugli immobili e i loro proprietari da parte degli uffici preposti. Tale negligenza può avere conseguenze economicamente gravi per i cittadini. Per senso civico, è fondamentale che le amministrazioni locali adottino misure più efficienti nella gestione delle tasse comunali. Solo così si potrà garantire un trattamento giusto e rispettoso dei diritti dei cittadini, evitando il ripetersi di situazioni simili in futuro.