Politica

Parcheggio per disabili «scippato» in via Gramsci, Mignacco vuole vederci chiaro.

La richiesta d’integrazione del verbale di Consiglio mette in luce la mancata trascrizione del dibattito con Scoglio proprio sui lavori di «ricalco segnaletica».

TEANO (Elio Zanni) «La sottoscritta Consigliera Comunale del Gruppo Consiliare «Teano Moderata» chiede al Segretario Generale del Comune di Teano di integrare il verbale redatto a seguito della seduta del Consiglio Comunale del 19 aprile 2024, nello specifico per quanto concerne gli stalli per i parcheggi…»

Continua a infittirsi il mistero dello stallo per disabili spostato dai «fantasmi» in via Gramsci. E quindi la mini-inchiesta di casa nostra, così denominata e apparsa sul domenicale (il servizio di teanoce.it del 16 giugno 2024), va subito integrata con questa ulteriore notizia. Quale? Semplice: della questione spostamento spazio per disabili non c’è traccia nemmeno nel Verbale di seduta del Consiglio comunale del 19 aprile 2024; mancano le domande rivolte dalla consigliera comunale Daniela Mignacco al sindaco Giovanni Scoglio e le risposte di questi. Manca tutto, anche se la stessa consigliere si curò di raccomandare proprio al segretario verbalizzante di prendere nota.

I invece, nel suo comprensibile sforzo di sintesi, il Segretario del Comune di Teano non ha riportato nemmeno mezza parola dell’interlocuzione che pure c’è stata, persino dai toni accesi, tra Mignacco e Scoglio. Capita. Ma la capogruppo Mignacco non si è data per vinta e così ha chiesto ufficialmente l’integrazione del predetto verbale. Perché lei, come del resto teanoce.it, si ricorda bene che lo scambio di battute c’è stato, anche se, notiamo come Mignacco non parli espressamente di «indirizzo politico» descrivendo le affermazioni del sindaco, ma direttamente di una «decisione presa dall’ufficio tecnico».

Decisione diretta che però l’attuale responsabile dell’Ufficio tecnico, Tullio Izzo, avrebbe prontamente negato che sia stata posta in essere. Tanto, in un occasionale faccia a faccia con il latore della richiesta di accesso agli atti sulla questione dello stallo sparito. Nel «confronto» al cospetto addirittura del Segretario comunale il tecnico comunale avrebbe affermato di non saperne proprio nulla di questo maledetto spostamento.

«La sottoscritta Consigliera Comunale del Gruppo Consiliare «Teano Moderata» – si legge nella richiesta di integrazione del verbale di Consiglio firmata da Mignacco – chiede al Segretario Generale del Comune di Teano di integrare il verbale redatto a seguito della seduta del Consiglio Comunale del 19/04/2024, nello specifico per quanto concerne la mia interrogazione oralmente presentata e rivolta al Sindaco, durante la predetta seduta consiliare, avente ad oggetto gli stalli per i parcheggi, aggiungendo le seguenti precisazioni:

“chiedevo nello specifico sia di conoscere il motivo e di ricevere copia dell’atto con il quale è stato disposto lo spostamento dello stallo per disabili in via Gramsci, inizialmente situato nei pressi dell’Istituto Ortopedico Regionale e successivamente spostato davanti alla Farmacia Rossi; a tale richiesta il sindaco mi rispondeva di non saperne più di tanto, in quanto era una decisione presa dall’ufficio tecnico e in seconda battuta lo stesso aggiungeva che secondo lui era più logico così, che come era prima!».

Pare incredibile ma le parti mancanti nel verbale dell’Assise dello 19 aprile 2024 rispetto all’intervento della consigliera Mignacco e le relative risposte di Scoglio sono talmente tante che la prima è stata costretta ad allungare a dismisura la stessa richiesta di integrazione.

«Chiedevo inoltre se i lavori di ricalco degli stalli esistenti fossero stati completati in quanto, in corrispondenza di alcune attività commerciali situate in particolare in Piazza della Vittoria e Corso Vittorio Emanuele – si legge nell’atto del gruppo Teano Moderata che in realtà doveva essere solo il canovaccio per una interrogazione orale da formulare in occasione del Consiglio dello scorso 11 giugno 2024 – gli stalli non sono stati ricalcati, nonché chiedevo di conoscere se queste attività avessero pagato l’occupazione del suolo pubblico, data la presenza di piante ornamentali e tavoli per gli avventori, posti sugli stalli da ricalcare nonché su quelli appena rifatti; il sindaco rispondeva che si sarebbe informato presso l’ufficio tecnico titolare dell’incombenza amministrativa riferibile ai lavori in parola e che mi avrebbe fornito una risposta per iscritto quanto prima».

Perdindirindina, è vero che non c’è obbligo di trascrizione e che i verbali di Consiglio godono della «licenza burocratica» della massima sintesi, ma manca davvero un bel po’ di roba da quello della seduta di Consiglio comunale del 19 aprile 2024.

Restando in attesa che il verbale in questione sia rintegrato come richiesto, si rimane anche nella certezza-speranza che, viste le sempre possibili assenze di trascrizioni e non per altro, i gruppi di minoranza non consentano mai più che un Consiglio comunale abbia inizio, immotivatamente, senza che Tammaro abbia tirato fuori il verbale della precedente seduta.