Politica

Parcheggio per disabili spostato dai «fantasmi», scattano: denuncia, accesso agli atti e interrogazione comunale.

All’Ufficio tecnico alzano le mani: non ne sappiamo nulla. Il sindaco in Consiglio parla di solo indirizzo politico. Si prefigura il ripristino dello stato dei luoghi.

TEANO (Elio Zanni) – Era stato detto da queste colonne in tempi non sospetti: con questa storia del «parcheggio ballerino» per disabili finisce male. Non è possibile che senza alcuna determina o una qualsivoglia forma d’incarico di lavoro sparisca uno storico stallo per disabili, in Via Gramsci, nei pressi del civico 7, sostituito con un parcheggio libero. Tutto questo mentre come per magia, ne compare un altro nuovo di zecca sul lato opposto della carreggiata; tra l’atro in luogo non idoneo.

Tre operazioni illegittime in una sola volta: cancellazione, riqualificazione e disegno ex novo di segnaletica verticale. Tre opere che non rientrano nei piani di lavoro (quelli noti e ufficiali) per il rifacimento della segnaletica stradale varato dell’Ufficio tecnico comunale. Infatti, l’unica determina dirigenziale esistente, firmata dal tecnico Tullio Izzo, parla esclusivamente di opere di «ricalco». Con le opere di ricalco gli addetti ripassano con la vernice la segnaletica orizzontale già esistente, riportandone – se occorre – le parti mancanti. Questo è tutto. Non c’è spazio, dunque, per opere di fantasia, per l’improvvisazione e nemmeno per eventuali interpretazioni «ad personam» della legge.  

Dopo i disagi, il danno e la beffa.

Da tutta questa storia se ne deduce che il negozio al quale è stato «scippato» lo stallo per disabili possa ora facilmente lamentare danni, formulando istanza di risarcimento; avverso il comune di Teano, naturalmente. Che dire poi dei disagi arrecati ai clienti del negozio portatori di disabilità, per i quali non risponderà mai nessuno. Ma se il commerciante dovesse avanzare istanza di risarcimento danni, chi ne risponderà di fatto, visto che nel ventre del comune non ne sa niente nessuno? Lo spostamento dello stallo sembrerebbe «opera non commissionata». E reggetevi forte perchè c’è dell’altro. Anche al comando Vigili urbani emerge la stessa informazione: non c’è nessun documento autorizzativo. A Teano ci sono i fantasmi: è chiaro.

Certo è che questa storia non può passare in cavalleria come tante altre. Stiamo parlando, infatti, di un’attività con spese continue, inquadrata come «Ortopedia» e denominata «Istituto ortopedico regionale»; una attività commerciale, non una bocciofila. Ecco perchè la logica adottata dagli amministratori della cosa pubblica di quasi 30anni fa indusse loro «a ragione di forza e di causa maggiore» e a suggerire (indirizzo politico) alla parte gestionale comunale di porre dinanzi all’attività commerciale un coerente parcheggio per disabili.

Poi le cose cambiano, non sempre in meglio e siamo arrivati a oggi. Ebbene, c’è da chiedersi: quale logica avrà mai guidato qualche ignoto contemporaneo (di cui è iniziata la caccia…) al punto da indurlo a ordinare o consentire di porre in essere, nel mese di marzo del 2024, l’eliminazione dello stallo innanzi alla predetta ortopedia. Stallo poi ridisegnato – senza logica confessabile e senza ufficialità burocratica – sul lato opposto, dinanzi a una farmacia? Il mistero s’infittisce. A Teano ci sono i fantasmi: è sempre più chiaro.

Ma potrebbe anche trattarsi solo di una commedia, sul modello di «Questi fantasmi» di Eduardo De Filippo. In tal caso a Teano lo strano fantasma non lascia soldi in giro o nelle tasche di qualche giacca ma sposta i parcheggi, ne crea di nuovi e non ha ancora un nome. Manca sulla scene modello De Filippo la figura del marito credulone. Infatti, proprio nessuno a Teano crede nei fantasmi e per questo c’è chi cerca a tutti i costi il responsabile in carne e ossa della modifica delle aree di sosta riservata ai disabili. Ma continuiamo a fare un piccolo passo per volta in questa mini inchiesta domenicale di casa nostra.

L’indirizzo politico

A tale proposito c’è da tener conto che il sindaco di Teano, Giovanni Scoglio, nel corso di uno degli ultimissimi consigli comunali, interpellato sulla materia dalla consigliere comunale di minoranza, Daniela Mignacco di Teano Moderata (che poi ha preparato un’apposita interrogazione), si limitò a dire che rispetto alla questione della possibile ubicazione parcheggio per disabili «è stato dato agli Uffici esclusivamente un indirizzo politico».

Come a dire che tutto il resto e anzi l’itero iter conseguente procedurale toccava all’Ufficio preposto: valutazione dall’indirizzo politico, verifica degli aspetti legali, eventuale allestimento della determinazione e infine il contatto con la ditta incaricata; che solo l’Ufficio può tenere. Ora, pur assumendo per valide le dichiarazioni del sindaco, per le quali non emergono motivi di smentita, rimane comunque da chiedersi: come mai all’Ufficio tecnico dicono tutti di non saperne nulla? Come se l’indicazione politica della giusta e tutta da valutare collocazione dello stallo di via Gramsci, nell’abito del rifacimento della segnaletica comunale, non fosse stata proprio lavorata dagli impiegati preposti. Anche se poi – ecco il nocciolo della questione – lo stesso lavoro di «traslazione», è stato di fatto eseguito. Siamo al cospetto di un vero mistero, dove ogni notizia è da prendere col beneficio d’inventario nella speranza che la verità venga a galla il più presto possibile.

Una eresia tecnico-amministrativa.

Come per altre misteriose stranezze accadute a Teano, dalla distruzione delle magnolie di via 26 Ottobre al platano capitozzato, reso innocuo e nonostante ciò ugualmente estirpato e frettolosamente «tombato» in viale Italia: sembra che non vi siano responsabili e quindi responsabilità. Su tutto c’è chi stende un velo di silenzio con le armi tipiche dell’illusionista. Il primo indizio è dato dall’Albo pretorio online del comune di Teano «sezione Amministrazione trasparente» dal quale non traspare proprio nulla della misteriosa transumanza di parcheggi. Lo spostamento quindi, anche alla luce dell’Albo pretorio, non doveva proprio avvenire. E invece è stato eseguito, quasi come un generoso bonus fuori appalto. Si, ma anche se così fosse, chi ha dato l’ordine esecutivo?

Sembra incredibile, ma non si trova uno straccio di prova scritta della creazione del nuovo parcheggio tra l’altro costruito in violazione delle norme sulle barriere architettoniche. Infatti, per accedere alla farmacia – una delle più fornite – occorre superare un marciapiede e poi delle scale. E per i disabili non esiste nemmeno la rampa d’accesso. La determina non c’è, ma se pure ci fosse stata avrebbe potuto essere definita una «eresia tecnico-amministrativa». Quel nuovo posto per disabili lì non serve e suona come un affronto per i disabili che non sanno che farsene e sono costretti ora ad attraversa la strada per raggiungere il magazzino ortopedico.

La richiesta di accesso agli atti comunali.

Nessuno ha visto niente, nessuno ne sa nulla. E così è scattata quella che può essere definita una vera e propria denuncia. Da questo momento in poi, nessuno potrà far più finta di nulla. E gira che ti rigira, per competenza, è all’Ufficio tecnico che il solito cittadino coraggioso (che non serve più nemmeno nominare), ha chiesto per legge di fornire una risposta ufficiale. L’Ufficio è ora diretto dal tecnico Tullio Izzo e nel recente passato da Fulvio Russo. 

Nella richiesta si domanda: 1) I motivi per cui lo stallo adibito per le persone con disabilità di deambulazione sia stato spostato dal civico 7 di Via Gramsci in Teano (Ce), dove vi è un’attività commerciale a servizio di persone con problemi di deambulazione e posto sul lato opposto dove, se pur vero, c’è la presenza di una farmacia, ma che la stessa non può essere a servizio di persone con problemi di deambulazione in quanto la stessa ha solo scale per accedervi e nessuna rampa di accesso (barriere architettoniche). 2) I motivi per cui hanno spinto il Responsabile dell’Ufficio Area Infrastrutture, Responsabile dell’Ufficio Territorio Edilizia Urbanistica ed al Responsabile dell’ Area Vigilanza tale spostamento. 3) I motivi per cui sulla pagina ufficiale del Comune di Teano (Ce) «Albo Pretorio “Sez. Amministrazione Trasparente” non risulti nessun documento, atto o Determina che autorizzi tale spostamento.

Ipotesi di reato.

«Qualora le SV – si legge nella richiesta di accesso agli atti – nei fatti sopra esposti, ravvisassero ipotesi di reato o illeciti amministrativi, di comunicarlo alle Autorità Competenti. Sicuro di un suo sollecito riscontro… ecce. ecc.». Un vero macello. Una situazione stucchevole oppure imbarazzante, sicuramente urticante, per le persone a tutti i livelli coinvolte.

Siamo al cospetto di uno di quei casi dotati di due sole vie di uscita. Tutto finirebbe se saltasse fuori il nome di chi ha ordinato alla ditta di compiere l’eresia tecnico-amministrativa. Tutto finire ugualmente se lo stallo per disabili tornasse al suo posto, con un bel «ricalco» e quindi con il ripristino dello stato dei luoghi.

Diversamente già è noto a tutti la fine che fanno queste storie di presunte omissioni, errori e nascondimenti vari: finiscono in Procura. Questo perchè, di fatto, l’unico documento ufficiale relativo a tutta questa storia sta già tra le mani del solito «cittadino coraggioso» di cui sopra. Si tratta di un documento ottenuto su precisa istanza dal Comando vigili urbani di Teano. In esso si afferma con assoluta certezza che relativamente alla costruzione del nuovo stallo per disabili «non esiste nessun documento autorizzativo».