Dal Governo Meloni pioggia di euro sulla Campania. Per Teano 1milione e 185mila.
Campanile dell’Annunziata 395mila euro. Stessa cifra sia per Santa Maria de Foris che Santa Maria de Intus.
TEANO / CASERTA / CAMPANIA (Elio Zanni) – L’antico «Pero» che sovrasta Teano, il Campanile dell’Annunziata simbolo della città potrà finalmente tornare all’antico splendore. Via quelle orrende fasce di tenuta. Rifacimento della protezione dai fulmini, piastrelle colorate da fissare; finalmente. E poi l’orologio: dovrà ripartire altrimenti sarà una festa a metà. Stessa sorte per altre due vere e proprie perle architettoniche che da sempre i teanesi osservano, immaginandone la ristrutturazione, con un sentimento di triste rassegnazione. «E quando la vediamo questa festa?».
E invece no, ecco la novità. Dal Governo Meloni arriva una pioggia euro sulla Campania. E per Teano 1milione e 185mila. Nello specifico: restauro del Campanile dell’Annunziata di Teano (395mila euro), restauro della chiesa di Santa Maria de Foris a Teano (395mila euro); restauro della chiesa di Santa Maria de Intus a Teano (395mila euro); [VEDI FOTO di copertina N.d.R.].
Si susseguono, con un filo di comprensibile soddisfazione, in queste ore le dichiarazioni sul finanziamento che bacia tutta la Campania e non trascura, per una volta, l’Alto casertano, da parte più conosciuti personaggi dei partiti politici del Centrodestra della Campania e del casertano, da Gimmi Cangiano a Gian Piero Zinzi.
A contarli tutti sono nel numero di mille (1.000.000) gl’interventi resi possibili in tutto il territorio nazionale dal programma triennale dei lavori pubblici 2024-2026. Importo complessivo lavori 235.424.970,15 euro, così come previsto dal decreto firmato dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Continuando a snocciolare i numeri c’è da dire che per il solo 2024 l’importo finanziato, con risorse di bilancio del Ministero della Cultura, è di 63.710.789,33 euro. Così ripartiti: 14.945.633,89 di euro destinati all’archeologia, 27.209.564,46 a belle arti e paesaggio, 12.448.948,98 ai musei. Per gli archivi 3.710.331,00 e per le biblioteche 5.396.311,00.
Per Caserta e molti comuni della provincia spiccano manutenzione e restauro dei siti archeologici di Cellole e Santa Maria Capua Vetere (600mila euro); interventi di manutenzione e restauro della cinta muraria romana di Alife (400mila); manutenzione e restauro della villa romana in località Posto a Francolise (200mila euro); interventi di manutenzione e restauro strutture Cila a Piedimonte Matese (390mila euro); Recupero, consolidamento e restauro delle strutture dell’Anfiteatro romano dell’antica Rufrae a Presenzano (400mila euro); Interventi di manutenzione e restauro strutture Roccavecchia a Pratella (390mila euro); progetto per l’adeguamento funzionale di un capannone a deposito di reperti archeologici.
Opere da realizzare al capannone esistente facente parte del maggior complesso edilizio denominato “ex Mulino di Sala” a Caserta (800mila euro); lavori di manutenzione e messa in sicurezza delle sedi della Sabap di Caserta e Benevento: Santa Maria Capua Vetere, Mondrgone e Caserta (600mila euro); Recupero della Masseria di Monte Carmignano, luogo della Strage nazista di Caiazzo del 13 ottobre 1943 (420mila euro); restauro dipinti su tela e su tavola di Palazzo Reale a Caserta (60mila euro); Messa in sicurezza e restauro della chiesa e della Cappella Gemmario Facenti parte dell’Abbazia della Ferrara in Vairano Patenora (395mila euro); Messa in sicurezza del convento di Santa Maria delle Grazie a Caiazzo (395mila euro); Messa in sicurezza Campanile del Santuario dello Spirito Santo di Piana di Monte Verna (220mila euro). E poi ancora: messa in sicurezza delle coperture del convento di San Francesco in Casanova di Carinola (392mila euro); restauro Chiesa della Maddalena e chiostro San Bernardino di Aversa (106mila euro).