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18° Memorial Cesare Baldini nell’Open Campania: emozioni e ricordi al PalaSele.

I numeri: 8 aree gara, 260 società, 1500 atleti, 140 ufficiali gara coordinati dal Mondiale UfG Davide Lallo.

TEANO/EBOLI (Pietro De Biasio) – Lo scorso weekend, il PalaSele di Eboli ha ospitato la 13a edizione dell’Open Campania, marchiato Adidas dalla FiJLKAM, con l’illustre cornice del 18° Memorial Cesare Baldini.

L’evento, sotto l’egida e i patrocini della Regione Campania, del Comune di Eboli e dello Csen, ha visto la partecipazione di 1500 atleti pronti a sfidarsi nelle specialità di karate tata (forme) e kumitè (combattimenti).

Il momento più toccante è stato un intermezzo di pura emozione, quando le aree di gara si sono improvvisamente fermate, aprendo spazio a un commosso tributo al maestro Cesare Baldini.

Atleti, arbitri e spettatori si sono uniti in un gesto di rispetto, schierandosi lungo i bordi dei tatami, rivolti verso il podio. Qui, la moglie Rosalba Lancia, il figlio Salvatore con la moglie Marilena, il nipote Cesare Jr. Salvatore Nastro, Antonio Lallo, Rita Puleo, Vincenzo Riccardi, Giuseppe Zaccaro, testimoni speciali, hanno reso omaggio al maestro con affetto e gratitudine.

Inoltre, la medaglia d’oro in onore del compianto maestro è stata donata a Luigi Di Maio dirigente federale e amico di tanti viaggi e avventure sportive. Presenti anche il Presidente Regionale Fijlkam, Antonio Bracciante, il vice di settore Nicola Mirabella e numerosi arbitri federali, tra cui Davide Lallo.

L’incipit di questa straordinaria giornata ha posto l’accento non solo sulla competizione sportiva, ma anche sulla profonda connessione tra il karate e la sua storia, celebrando colui che ha contribuito in modo significativo a plasmarlo. Cesare Baldini, primo Arbitro Mondiale Italiano (Taipei 1982), è stato ricordato con affetto e rispetto.

Diretto allievo di Beppe Panada dal 1967, è stato il 13° Arbitro nel mondo. Il Memorial, istituito l’anno successivo alla sua scomparsa nel 2003, è diventato un appuntamento annuale per onorare la sua eredità nel mondo del karate.