I lettori ci scrivono: perchè non parlate dei «galloni facili» dei nuovi Vigili urbani?

«In Italia, norme confusionarie». Già richiesta alla Regione l’interpretazione autentica del Regolamento
TEANO (EZ) – Ci scrive il signor Carlo Xxxxx sollevando una questione che in realtà abbiamo più volte avuto modi di affrontare: i nuovi Vigili urbani assunti a Teano, i gradi di Capitano del nuovo comandante e altre cose consimili. Ma il signor Carlo, evidentemente, è un nuovo lettore e soprattutto non avrà avuto modo di leggere i nostri precedenti articoli e post Facebook. Ecco comunque la sua piccata lettera giuntaci via email che vi proponiamo nella sua integrità.
Carlo: «Buon giorno, forse già altri cittadini ve l’hanno segnalato, ma non so se poi c’è stato un controllo vostro. Ebbene: nei vigili di Teano forse qualcuno prende stipendi più alti anche solo perché si è attaccato il grado di Maresciallo Ordinario sulla divisa.
Io che sono un appartenente ad una Forza armata anche se non lavoro sul nostro territorio vi posso dire che non c’è una corretta nomina di questi signori che leggendo il regolamento comunale dedicato ai vigili e facendo un semplice conto matematico dovrebbero essere degli assistenti.
Invece hanno un grado che si prende dopo 20 anni almeno, ma minimo direi, che io ricordi sono persone di poco oltre 10 anni di servizio. Mi confermate voi nel caso. Perché non lo avete mai scritto se sapete molte cose dei vigili come notizie e come fatti?
A qualcuno di noi sembra quasi come se siate più gentili con loro, ma se si fa informazione si fa totale penso io no? Se ci sono anche qualche guadagno extra ancora peggio per i cittadini di Teano che solo questo meritano… potete vedere. Un amico mi ha detto che non lo avete mai risposto eppure ho notato che avete molta posta e che la leggete spesso. Grazie e buon lavoro». F.to Carlo.
teanoce.it
Egregio signor Carlo, gentile lettore, come giornale ci siamo interessati eccome del caso «galloni facili», ma la verità è che le norme che regolano la materia dei gradi funzionato solo fino a quando riguardano Carabinieri, Polizia, Guardia di finanza, Esercito ed altro. Ma per i Vigili urbani pare esserci una libera facoltà: ognuno sotto lo sguardo dell’Amministrazione comunale si attacca alla divisa più o meno i galloni che vuole. Questo, secondo la nostra interpretazione dei fatti- Ma abbiamo provato ad interpellare un esperto, nostro collaboratore che ha vissuto parte della sua vita nell’Esercito. L’esperto risponde.
TEANO (Alessandro Lepre): «Salve, signor Carlo. Innanzitutto i gradi, in questo caso, non sono «giuridici», pertanto non si possono paragonare a quelli delle Forze dell’ordine. Un esempio? Il responsabile del Comando vigili di Teano. Lei vede bene che indossa i gradi di Capitano ma, in effetti, non corrispondono neanche a quelli di un Appuntato dei Carabinieri, anche rispetto alla posizione economica. Lei mi avrà capito benissimo.
Ma come mai tutto questo? Ebbene, deve sapere che purtroppo il Regolamento comunale e quello regionale prevedono proprio questo che sto dicendo. Per onestà devo dire che, effettivamente, sui (e i nostri) dubbi sono leciti. Ed è per questo che il sottoscritto, visto che i conti non tornano e i regolamenti si contraddicono o dicono tutto e il contrario di tutto, ha chiesto spiegazioni alla Regione Campania e stiamo attendendo un parere e una interpretazione puntuale della legge.
Infine, la cosa che ho detto sui «gradi veloci» non riguardano proprio tutti al Comando di Teano. Per i vigili assunti nel 2010, per esempio. I gradi assegnati sono effettivi e maturati in ben 14 anni di lavoro in ufficio, per strada e tra la gente. Signor Carlo, grazie per l’interessamento. La terremo informati, attraverso i nostri canali, degli eventuali sviluppi del caso. Saluti.