Cronaca nera

«Vieni, c’è una casa nel bosco…», ma era tutto abusivo: sigillati strada e cancello.

Carabinieri forestale caleni e Polizia municipale gianese in azione, contro opere abusive: fioccano sequestri, denunce e chilometri di «nastro vedo».

GIANO VETUSTO / CALVI RISORTA – I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Calvi Risorta, insieme ad appartenenti alla Polizia Municipale del Comune di Giano Vetusto, hanno dato corso ad una serie di controlli in materia urbanistico-edilizia in tale territorio comunale, che ha portato ad accertare le seguenti opere abusive:

  1. realizzazione di manufatti in calcestruzzo cementizio armato e di un cancello carraio in ferro di notevoli dimensioni in area agricola. Le opere abusive erano state già rilevate inizialmente dall’Ufficio Tecnico Comunale di Giano Vetusto (CE) che ha provveduto ad informare il Reparto Forestale. I predetti militari hanno proceduto a porre in sequestro le stesse e a denunciare il commissionario dei lavori, in stato di libertà, per il reato di inosservanza dei regolamenti edilizi, degli strumenti urbanistici e del permesso di costruire;
  • realizzazione di un tracciato stradale sterrato lungo più di 800 metri, con larghezza media di 10 metri, attraverso dei lavori di movimentazione terra, livellamento, sbancamento e modificazione di quote con l’utilizzo di mezzi escavazione su terreni ubicati lungo il rilievo collinare del comune di Giano Vetusto (Ce). La realizzazione di tale tracciato ha comportato anche lo sradicamento di diverse essenze arboree presenti su detti terreni caratterizzati dalla presenza di formazioni boscate, determinando anche un palese ed importante danneggiamento delle bellezze paesaggistiche e naturali.

Le aree interessate sono risultate, peraltro, censite come aree percorse dal fuoco a seguito di un incendio boschivo occorso nel 2020 con origine dal limitrofo comune di Pastorano. I titoli edilizi in possesso del committente non sono risultati idonei per la tipologia di interventi posti in essere e per i vincoli vigenti sulle aree interessate dagli stessi.

I Carabinieri Forestale, avendo rilevato la difformità edilizia tra quanto accertato rispetto al titolo edilizio posseduto, hanno contestato al committente di dette opere l’integrazione dei reati di interventi edilizi eseguiti, in zone sottoposte a vincolo paesistico-ambientale, in difformità del titolo edilizio posseduto, nonché per aver cagionato il deturpamento di bellezze naturali attraverso l’alterazione dello stato dei luoghi in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale ed esecuzione degli stessi in assenza della prescritta autorizzazione, sottoponendo pertanto a sequestro tutte le opere predette.