Nuovo Centro sanitario a Roccamonfina. Camasso: «Mentre a Teano c’è carenza di servizi essenziali in un edificio perfetto»
La consigliera comunale sottolinea il paradosso del mancato pieno utilizzo dell’ex Ospedale civile di via Roma, già ristrutturato e collaudato.
TEANO / ROCCAMONFINA (EZ) – La cosa era già in programma e a dare per primo la notizia «urbi et orbi» provvide mesi fa il mancato candidato – di terzo mandato – alla presidenza della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Ma l’annuncio di ieri l’altro,10 aprile 2024, del sindaco di Roccamonfina, Carlo Montefusco, giustamente infervorito ha fatto scalpore lo stesso; soprattutto per chi non sapeva del Piano regionale di edilizia sanitaria… Ha parlato, sui suoi social, dei nuovi servizi di cui sarà dotato Roccamonfina nelle sue vesti di «Centro operativo territoriale, Ospedale di Comunità, Pronto soccorso (che però dovrebbe essere un primo soccorso in emergenza) e importanti servizi socio- sanitari».
La cosa fa piacere a tutti, ovviamente, perché trattasi di prerogative in più per tutti i clienti distrettuali. Ma quando il sindaco d’alta quota ha detto: «Sarà utilizzata una vecchia struttura, ex carcere abbandonato da decenni trasformato per renderlo utile alla comunità per oltre 100mila abitanti, con le ultime strumentazioni e apparecchiature mediche e nuovo personale sanitario» non a pochi teanesi gli si saranno drizzati i capelli in testa.
Infatti, senza invidia e senza nulla togliere al vicino Comune amico Roccamonfina e ai toni legittimamente trionfalistici del Sindaco, il pensiero è subito corso a Teano, al suo immenso e glorioso Ospedale civile ristrutturato, perfettamente a norma, collaudato e poi chiuso, macellato sull’altare della politica regionale che inneggiava al risparmio della spesa. E anche adesso che accoglie sì il Distretto sanitario 14, ma con carenze paurose di servizi sanitari: dall’ambulatorio di Pneumatologia a quello Oncologico. Tanto solo per fare due esempi dei tanti che una associazione – l’Associazione Difesa Servizi Sanitari – di Teano continua a portare all’attenzione del sindaco di Teano, della Giunta e della stessa Asl Caserta.
Quello che maggiormente manca è un vero Ps, un pronto soccorso attivo, che per Teano non sdarebbe un sogno impossibile, visto che la struttura di via Roma è già dotata di due sale operatorie. Che dire poi del fatto che tutti i servizi che mancano a Teano risulterebbero bloccati per carenza di personale? Ecco che allora le parole di Montefusco che a Rocca suonano così bene a Teano stridono con una realtà che soffre di carenze e problemi sanitari atavici.
Pur facendo i complimenti a Roccamonfina, da Teano è intervenuta sul tema la consigliera comunale di opposizione, Luana Camasso sottolineando questa paradossale situazione che mette in luce la debolezza del «sistema Teano» in ambito regionale e provinciale. «A pochi passi da noi e sempre nell’ambito del Distretto Sanitario N.14, il Piano d’ Investimento dell’edilizia Ospedaliera Regionale, finanzia e consente a Roccamonfina la creazione di un Nuovo Polo Sanitario d’eccellenza con Ospedale di Comunità, Servizi di medicina d’urgenza e Pronto Soccorso, Centrale Operativa Territoriale ed erogazione d’importanti servizi socio-sanitari. Mentre a Teano, ancora si fa fatica a rendere operativa e funzionante un’apparecchiatura T.a.c. dopo un anno e mezzo dal suo arrivo, nonché a garantire l’erogazione dei servizi essenziali per la tutela della salute. Meditate e non restate inermi».
«C’è da aggiungere – fa notare giustamente Camasso – che tutto ciò, ha consentito al Comune di Roccamonfina di recuperare un vecchio edificio che originariamente ospitava un carcere, mentre qui a Teano abbiamo una vera e propria struttura Ospedaliera, con tutte le dotazioni, strumentazioni e sale operatorie la cui ristrutturazione è costata non poco».
La sottoutilizzazione delle strutture dell’ex Ospedale di Teano è il paradosso che colpisce e fa male di più. Ed è proprio su questo che stanno andando avanti delle iniziative di sensibilizzazione verso l’Asl e il Comune di Teano portate avanti dell’Associazione Difesa Servizi Sanitari, anche con l’appoggio e la firma dei consiglieri comunali di opposizione.
