Parco Acque Minerali 2^ puntata. La scelta isolazionista del sindaco di Teano: da Riardo, dal Parco unitario e da Ferrarelle.

Quella stessa Ferrarelle del ricorso contro Gesia Spa e che lotta comunque sullo stesso fronte del Comune di Teano, al fianco dei Comitati e delle Associazioni.
TEANO – Abbiamo già trattato il Parco delle Acque Minerali ma un capitolo a parte merita su questo argomento il Comune di Teano, nella persona del sindaco pro-tempore avv. Giovanni Scoglio. Nel primo articolo ci siamo guardati bene dal trattare con dovizia di particolari l’argomento che ritenevamo e riteniamo tuttora meritasse un capitolo a parte, un’analisi più approfondita. Perché se è vero che il Sindaco di Riardo ha fatto di tutto e si speso a salvaguardia del territorio che amministra seri dubbi rimangono nelle nostre menti circa la linea seguita dal Sindaco di Teano.
Sicuramente, la nostra è un’analisi che non pretende assolutamente di essere la verità e ci impegniamo sin d’ora qualora la nostra valutazione dei fatti fosse errata a fare ammenda in pubblica piazza. Ma i fatti restano fatti e come tali sono difficili da smentire. Quindi per chi si fosse perso il nostro precedente articolo facciamo un piccolo riassunto che possa aiutare tutti, noi per primi, a fare luce sulla vicenda che stiamo trattando.
«La Regione Campania, con la legge n. 25 del 30 dicembre 2024, ha promosso l’istituzione dei parchi delle acque minerali, fissando un termine di 90 giorni a partire dal 1° gennaio 2025 per la loro creazione». L’obiettivo della legge regionale è teso a salvaguardare le falde acquifere e proteggere i territori da insediamenti che potrebbero mettere a rischio le acque minerali dei territori in questione. Tra questi territori figura anche il Comune di Teano in quanto sullo stesso Comune insistono zone di tutela dell’acqua minerale Ferrarelle.
Ferrarelle / Santagata e Lete
Una nuova entità di tutela del territorio in forma organizzata tra comuni cui hanno tentato di dar vita i Sindaci dei Comuni di Riardo, Rocchetta e Croce, Teano e Pratella, e quindi bacini idrominerali Ferrarelle / Santagata e Lete con almeno – quelli che si sanno – tre attività di confronto utilizzando addirittura una pizzeria di Caianello al posto delle sedi comunali… Ma l’accordo unitario non è stato raggiunto.
La principale divergenza è emersa tra Riardo e Pratella sulla scelta dell’Ente capofila. Il Sindaco di Pratella ha avanzato la candidatura del proprio Comune, mentre il Sindaco di Riardo ha sottolineato che la leadership spettasse a Riardo, considerando che il bacino imbrifero Ferrarelle e Santagata è significativamente più esteso rispetto a quello di Lete.
È doveroso, da parte nostra, sottolineare che già nei precedenti tentativi di istituire un parco delle acque negli anni 2006-2009, Riardo era stato individuato come Ente capofila dagli stessi Comuni promotori dell’epoca, compresi Teano e Pratella. A sostegno della posizione di Riardo e quindi del Sindaco Armando Fusco si è schierato il Sindaco di Rocchetta e Croce Salvatore Geremia, mentre il Sindaco di Teano ha preferito aderire a un progetto alternativo con Pratella. Questa scelta, pur essendo legittima, solleva perplessità, in quanto il territorio di Teano è geograficamente più prossimo a Riardo e Rocchetta e Croce e si estende solo in minima parte sul bacino Ferrarelle e Santagata.
Dopo tre mesi di travaglio, dunque, assistiamo alla nascita di due mini parchi delle acque. Dove quello firmato da Scoglio è composto da due comuni distanti tra loro oltre 20 chilometri ma evidentemente legati lo stesso padrino politico regionale. Ma è ragionevole, è ammissibile una cosa del genere?
Il Parco ferito, spaccato a metà, è l’emblema dei danni che è capace di fare la politica quando allunga le mani sul territorio e interferisce pesantemente sulle politiche del territorio. Ora non c’è bisogno di essere indovini per concludere che tale scelta mette a rischio entrambi i mini parchi delle acque.
Una scelta che rischia di rompere il fronte anti-Gesia
La scelta del sindaco di Teano ci getta nello sconforto più profondo, grazie anche alle parole del sindaco di Riardo: «Quella di Scoglio decisione incomprensibile, la Provincia aveva indicato Riardo naturale capofila per la vastità dei pozzi». Quella stessa Ferrarelle che alcuni mesi fa proponeva ricorso autonomo contro Gesia Spa a salvaguardia degli interessi imprenditoriali e quindi anche territoriali; la stessa Ferrarelle che insieme al Comune di Teano e ad altre realtà associative si vedeva dar ragione dal Tar Campania scongiurando – per ora – il rischio della costruzione di rifiuti pericolosi e non, sul territorio del Comune di Teano.
Non bisogna essere in possesso di chissà quali arti divinatorie per comprendere che questa stortura, questa scelta improvvida di troncare il parco delle acque, come sembrava suggerire la legge regionale, in due realtà distinte e separate, mette a rischio tutto il progetto ed anche il relativo finanziamento ed inoltre quello che poteva trasformarsi in un nuovo vantaggio nella battaglia contro l’impianto dei rifiuti diventa un nuovo elemento di debolezza.
Tribuna aperta
Ora ci aspettiamo che il Sindaco di Teano ci venisse a spiegare, magari con una preannunciata conferenza stampa che questa scelta di non realizzare un unico parco delle acque non è stata una sua scelta, ci venisse a spiegare le ragioni per cui il Comune di Teano non ha aderito al parco di cui fanno parte Riardo e Rocchetta e Croce, ce ne illustrasse le ragioni, con dovizia di particolari, trovasse il modo di farci credere che se il Comune di Teano avesse aderito al primo parco (quello di Riardo e Rocchetta e Croce) Pratella non sarebbe stata «costretta» ad accodarsi, ci venisse a spiegare come e perché questa scelta è stata fatta «per il bene di Teano». QUESTO ARTICOLO CONOSCERA’ ALTRE PUNTATE CON UNA ANALISI APPROFONDITA SULL’ERRORE PIU’ GRANDE COMMESSO NEL COSTITUIRE IL «PARCO SPEZZATO TEANO-PRATELLA».