Un Pellegrino sulla Francigena del Sud: omaggio di una Comunità Scout

La scultura a grandezza naturale, ispirata al Duomo di Fidenza, è un dono della Comunità Masci Teano 1.
TEANO (Pietro De Biasio) – C’è un angolo della Via Francigena del Sud, immerso nella quiete generosa del paesaggio sidicino, dove oggi il cammino si fa ancora più ricco di significato. È qui che la Comunità Masvi Teano 1 ha installato una scultura a grandezza naturale del Pellegrino, simbolo intramontabile dei viandanti europei. L’opera, realizzata con passione e maestria dal “mascino” Claudio Cerullo di Casamostra, è stata donata alla Comunità come segno tangibile di appartenenza, memoria e speranza.
Il Pellegrino, con il suo bastone, la bisaccia e lo sguardo rivolto verso l’orizzonte, non è solo un elemento decorativo: è presenza, radice, invito al cammino. E non poteva trovare dimora migliore se non nei pressi della “panchina gigante” che da tempo impreziosisce questo tratto della Francigena. Qui, tra sentieri che sanno di storia e panorami che respirano silenzio, si fondono due simboli del viaggio: la lentezza e la contemplazione. Ma da dove viene davvero questo Pellegrino?
Le sue radici affondano nella pietra e nella fede: nasce sulla facciata del Duomo di Fidenza, antico Borgo San Donnino, dove da circa novecento anni osserva i viandanti in silenzio, sotto i primi raggi del sole mattutino, che ne accendono il profilo come un segnale divino. È proprio da lì che prende vita il simbolo ufficiale della Via Francigena, reinterpretato graficamente negli anni ’90 e divenuto emblema europeo del cammino verso Roma.
E così, quel Pellegrino che veglia sulla cattedrale romanica dedicata a San Donnino, oggi trova un fratello in terra sidicina grazie alla dedizione di un’artista-artigiano e alla visione di una comunità scout adulta che non ha mai smesso di prendersi cura del Creato. Buona strada a chi passa di qui, e che il Pellegrino continui a ispirare nuovi passi, nuovi sguardi, nuove storie.