Il labirinto di Minerva: Teresa Piciocchi presenta il suo primo libro al Loggione.

Docente di Lettere e Latino, l’autrice originaria di Teano è al suo primo libro dopo poesie e prose brevi
TEANO (Pietro De Biasio) – Ci sono libri che non si limitano a raccontare storie, ma spalancano porte su mondi interiori, intrecciando realtà e fantasia. “Il labirinto di Minerva”, l’opera d’esordio edita da Guida Editore, di Teresa Piciocchi, è uno di quei libri. Sabato 5 aprile 2025, alle ore 17.30, la Sala del Loggione del Museo Archeologico farà da scenario a un incontro organizzato dalla sezione locale della Fidapa – BPW Italy con il patrocinio della città di Teano.
L’evento vedrà la partecipazione della dott.ssa Mimma Valentino, ricercatrice di Storia del Teatro, che dialogherà con l’autrice, e sarà aperto dai saluti istituzionali della Presidente Fidapa Rosaria Pentella e del sindaco Giovanni Scoglio. Teresa Piciocchi non è soltanto un’insegnante di Letteratura italiana e Latino: è una narratrice che ha saputo trasformare la propria esperienza di vita e di lettura in materia narrativa. Originaria di Teano, dopo un decennio vissuto a Roma, è tornata in Campania, riannodando il filo con le proprie radici.
E proprio questo rapporto con la memoria e l’identità si riflette nel suo primo libro, una raccolta di racconti che si snodano lungo i sentieri tortuosi della condizione umana. L’opera nasce da una profonda consapevolezza letteraria e da un amore mai nascosto per i grandi autori del passato e del presente. Borges, Calvino, Le Goff: i loro echi risuonano tra le pagine del libro, ma Piciocchi non cede alla tentazione dell’omaggio esplicito. La raccolta si compone di dieci racconti, ciascuno con toni e atmosfere differenti, ma tutti legati da un sottile filo conduttore: l’Uomo, colto nel momento della resa dei conti con sé stesso e con le proprie scelte.
Piciocchi costruisce un labirinto letterario in cui i confini tra sogno e realtà si sfumano, lasciando il lettore in una continua sospensione. Inquietudini, illusioni, solitudini: le storie scavano nelle pieghe più nascoste dell’animo umano, rivelando quanto sia fragile l’equilibrio che ci tiene in piedi. Eppure, in ogni racconto si intravede uno spiraglio di luce: l’incontro con l’altro, l’apertura a nuove possibilità, la ricerca di un riscatto che possa spezzare il ciclo dell’oblio. L’incontro del 5 aprile rappresenterà dunque un’occasione preziosa per entrare nel mondo narrativo di Piciocchi e per riflettere sul ruolo della scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. La letteratura, sembra suggerire l’autrice, non è mai solo evasione: è un viaggio che ci costringe a guardare dentro di noi, a perderci per poi ritrovarci, proprio come accade ai protagonisti dei suoi racconti. E, in fondo, non è forse questo il senso ultimo di ogni labirinto?