Economia Politica

Bollette acqua da incubo, prossimi rincari insostenibili per famiglie e negozi + 110%

Confronto «negato» di Confcommercio col sindaco. E sui costi di gestione pesano perdite note non riparate

TEANO – IL DOMENICALE – (ELIO ZANNI) – Una brutta sorpresa attende i teanesi nell’uovo di Pasqua. L’amministrazione comunale in carica (lato maggioranza), infatti, ha deliberato le nuove tariffe dell’acqua potabile relative ai ruoli idrici 2025, che genereranno le bollette che giungeranno a casa dei cittadini a metà anno 2026. Ebbene sì: tali bollette includono aumenti vertiginosi dell’acqua a metro cubo di quasi il 110% in più rispetto alle già salatissime «sfogliatelle» recapitate ai contribuenti nel corso di quest’anno 2025, già gonfiate in percentuale rispetto ai tassi del 2023.

Lo schema degli aumenti parla da solo. Le famiglie arriverebbero a pagare fino a 3,41 euro a metri cubo. Il colmo delle quote è riservato però alle utenze non domestiche con 4.37 € al Mc da sommare alla quota fissa, al canone di depurazione e fognatura ed infine anche l’IVA. L’assurdità di tali TARIFFE KILLER con bollette da migliaia di euro sta già suggerendo a decine di commercianti e piccoli imprenditori di impugnare le tariffe dinanzi al TAR perchè se è vero che non va in dissesto il Comune è ancora più vero che andranno in dissesto le attività commerciali.

Il più sanguinoso salasso della storia di Teano

Una doccia fredda per famiglie e attività commerciali. Se nulla dovesse succedere da qui al prossimo ruolo idrico, partiranno «sfogliatelle» assai dure da pagare: anche se a rate. L’amministrazione, per indorare la pillola, ha pensato bene di far pagare il «bollettone» dell’acqua in 6 rate. Le stesse rate si intrecceranno con le altre due o tre rate della cartella tassa sui rifiuti, pure questa in aumento. Ed eccoci di fronte al più sanguinoso salasso ai cittadini della storia di Teano.

I motivi (veri) del devastante aumento

Ma come giustifica il governo cittadino una simile flebotomia a famiglie e commercianti? La risposta la conoscono ormai anche le pietre: siamo in clima di riequilibrio di bilancio, il Tuel ci obbliga a calcare la mano, in alternativa avremmo dovuto dichiarare il dissesto già al primo giorno di insediamento. E poi c’è la residua speranza che l’Ente idrico campano, col suo braccio operativo – ITL Spa – si accolli l’orrenda ed estesa rete idrica colabrodo di Teano centro e le 17 frazioni, con tutto il suo carico di morosi, superato nei numeri solo dalla sommatoria di elusioni, evasioni e furti d’acqua. Vedremo come si metteranno le cose di questo ennesimo tentativo, da parte del Comune, di liberarsi da una gestione in house di un servizio così delicato. Nel caso ITL Spa dovesse negare l’adesione alla scomoda Teano, apparirebbe ancora più inaccettabile la decisione della Giunta di due anni e mezzo fa di non gettare la spugna e dichiarare il dissesto dell’Ente, visto che in cambio stanno andando in difficoltà famiglie e commercianti. Se nulla di diverso accadrà rispetto a quanto prospettato, sarà la catastrofe per famiglie, bar, ristoranti, lavanderie, pescherie, autolavaggi.

Un Bilancio da ripianare, ma sulla pelle dei cittadini?

Ripianare il bilancio sulla pelle dei cittadini non sembra una ideona di sinistra e nemmeno una grande azione politica, una soluzione amministrativa da premio Oscar. Così la maggioranza tenta l’effetto cortina di fumo: diffonde capillarmente la notizia che l’acqua costerà di più perché sono aumentati i costi di gestione della rete e dei campi pozzi, a partire dall’energia elettrica. Non dice, però, che se le pompe di sollevamento (che consumano un «fottio» di elettricità) sono sempre accese e in funzione perché sulla rete insistono abnormi falle mai riparate, occulte e mai cercate ma anche note, conosciute, filmate e pubblicate. Riparando quelle falle – tutte, anche ponendo in essere una facile ricerca di quelle occulte e intervenendo sui serbatoi idrici che traboccano di notte – non ci sarebbe più bisogno di un aumento del 110 per cento in bolletta e forse nemmeno della metà in termini percentuali.

Infatti, la bolletta elettrica che arriverebbe al Comune risulterebbe, giocoforza, più bassa. Ma da questo orecchio l’Amministrazione appare sorda. In particolare, si segnalano 3 perdite d’acqua abnormi e ataviche (tra quelle più vecchie visibili nella ripresa video) portate a conoscenza del sindaco già da 1 anno anche via web e non risultano ancora riparate. Eppure c’è una ditta predisposta a ciò, beneficiaria di un Accordo quadro del valore di 110mila euro. Perché non viene dirottata su quelle mega-fughe? Perché le si risparmiano questi «lavoretti»? Speriamo che con la prossima ditta, proveniente da fuori Teano, si saprà essere più incisivi.

Confcommercio – sindaco: confronto «negato»

FABIO DEL PRETE (Giovani Confcommercio Caserta)

Ma interroghiamoci anche sui motivi per i quali l’amministrazione comunale non risponde ai ripetuti inviti al confronto di Confcommercio Caserta. Risulta, infatti, che l’associazione di categoria abbia chiesto un incontro con il Sindaco per verificare questi aumenti e che tale richiesta non sia mai stata accolta. Troppe domande, troppi aumenti, troppi sacrifici per un servizio che conosce continue interruzioni della fornitura, che costringe gli utenti a montare serbatoi di accumulo e filtri anticalcare.

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