Politica

Silenzio e dialogo interrotto tra Caleni e Commissione straordinaria: è polemica

La decisione rappresenta un fatto unico e grave sotto il profilo amministrativo. Cittadini sul piede di guerra.

VITO TAFFURI

TEANO (VITO TAFFURI) – La recente chiusura al dialogo [diretto, verso i cittadini] da parte della commissione straordinaria del comune di Calvi Risorta, composta dalla vice prefetto dr.ssa Giuseppina Ferri, dal dott. Francesco Massidda e dal dirigente generale dott. Sebastiano Giangrande, ha sollevato non poche perplessità tra i cittadini e gli osservatori locali.

La decisione di interrompere i colloqui con la popolazione, senza fornire motivazioni ufficiali, rappresenta un fatto di rilevante gravità sotto il profilo organizzativo e amministrativo, soprattutto in un contesto comunale dove il confronto diretto con i cittadini è essenziale per garantire trasparenza e partecipazione.

Se è vero che gli impegni istituzionali possono essere molteplici e pressanti, è altrettanto vero che la commissione ha il dovere di individuare soluzioni adeguate per mantenere aperto il canale di comunicazione con la cittadinanza.

Un delegato «interfaccia» dei commissari

Una possibilità potrebbe essere la nomina di delegati incaricati di raccogliere le segnalazioni, i suggerimenti e le preoccupazioni dei cittadini, per poi riferirle direttamente ai commissari. Questo approccio non solo garantirebbe un flusso costante di informazioni, ma contribuirebbe anche a rafforzare il senso di fiducia reciproca tra amministrazione e comunità.

L’attuale situazione di stallo ha già iniziato a generare malumori diffusi. Alcuni cittadini parlano apertamente della possibilità di organizzare una manifestazione pubblica in piazza per chiedere la rimozione dei commissari prefettizi e la loro sostituzione con figure più inclini al dialogo e alla partecipazione attiva.

No ai muri di gomma

Tale scenario, se si dovesse concretizzare, potrebbe rappresentare un segnale forte della volontà popolare di non accettare una gestione percepita come distante o poco trasparente. È auspicabile che la commissione straordinaria rifletta attentamente sull’importanza del dialogo come strumento imprescindibile per un’amministrazione efficace e inclusiva.

Il dovere dell’Ascolto

L’ascolto delle istanze dei cittadini non è solo un obbligo morale, ma anche un pilastro fondamentale per costruire decisioni condivise e orientate al bene comune. Resta da vedere come evolverà la situazione nelle prossime settimane, ma una cosa è certa: il dialogo non può e non deve essere sacrificato.