Cittadino segnala a sindaco e carabinieri un impianto elettrico privato pericoloso
Delazione o atto civico da premiare? Cresce l’attesa per gli esisti delle segnalazioni incrociate.
TEANO (L.P.) – Esistono ancora i cittadini esemplari, disposti ad esporsi,oppure è una razza è in via di estinzione? Questo perchéa Teanochi segnala disservizi e cose non chiare, soprattutto in ambienti e uffici pubblici e privati, viene subito messo all’indice, trattato come una appestato? Pare proprio che la risposta possa essere – grazie a Dio – «sì» esistono. Esiste ancora chi ha il coraggio di parlare per il bene di tutti o per evitare guai alla collettività alla propria persona o ai vicini. Tutto questo a giudicare da quello che è successo ieri, 25 marzo 2025, nella zona centrale di Teano.
Un cittadino ha notato un commerciante che eseguiva uno strano impianto elettrico volante per una pertinenza del proprio locale. E che ha fatto? Ha segnalato la cosa ai carabinieri. Ha fatto bene, che ne dite? Pare che l’impianto sia, già a occhio, palesemente fuori norma. In un paese civile ciò non può essere giudicata una delazione, una spiata ma… un atto dovuto. Tra l’altro il cavo elettrico principale, sotto tensione, non solo «interferisce con le mura perimetrali di due palazzi, ma attraversa anche la pubblica via che li divide».
Terza e ultima parte dell’episodio (certificato da un book fotografico): il predetto cittadino – del quale conserviamo l’anonimato che non siamo tenuti a dire per segreto professionale – ha fatto anche di più che avvertire i Carabinieri, che spesso hanno troppo da fare. Infatti, dice di aver avvertito del caso il sindaco di Teano. Pare che non ne abbia ricevuta una risposta utile, ma comunque lo ha fatto. E ha fatto bene. Poi si è preoccupata di segnalare la notizia a TeanoCe.it non riferendo il nome del predetto commerciante improvvisato elettricista. Ora non resta che confidare che il primo cittadino – perfettamente a conoscenza del fatto – interessi della questione per lo meno il Comando vigili urbani di Teano.
