Eventi

Il «Foscolo» ricorda Padre Semeria, instancabile guida per gli orfani di guerra.

Cerimonia a Teano e Sparanise per celebrare l’anniversario della nascita di Padre Semeria e consegnare il «Premio Bontà» 2025.

TEANO / SPARANISE (Pietro De Biasio) – Un uomo che ha fatto della carità e dell’altruismo la sua missione di vita, un sacerdote instancabile, sempre in viaggio per aiutare i più deboli: padre Giovanni Semeria. Lunedì 24 marzo, l’ISISS «Ugo Foscolo» celebrerà la sua memoria nell’anniversario della nascita con una giornata dedicata alla sua figura e alla consegna del «Premio Bontà» 2025.

L’evento si svolgerà in due momenti distinti: alle ore 10.10 nella sede di via Calvi a Sparanise e alle ore 12 nella sede di via Orto Ceraso a Teano. Padre Giovanni Semeria è una figura straordinaria nella storia del Novecento italiano. Cappellano al comando del generale Luigi Cadorna durante la Prima guerra mondiale, si distinse per la sua instancabile missione al fronte, sostenendo i soldati e portando conforto nelle trincee.

Ma la sua opera più grande è senza dubbio la fondazione di centinaia di istituti per orfani di guerra, in particolare nell’Italia meridionale. La sua vita fu un esempio di dedizione totale al prossimo: dalle sue prediche e dai suoi libri, che attirarono l’attenzione di intellettuali come Giovanni Pascoli, Antonio Fogazzaro e persino Lev Tolstoj, alla sua missione tra i poveri di Roma e le sue continue peregrinazioni per raccogliere fondi destinati agli orfani.

Per questo instancabile impegno, fu soprannominato «Frà Galdino», come il personaggio manzoniano che chiedeva elemosine per sostenere i bisognosi. Insieme a padre Giovanni Minozzi, fondò l’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, un progetto visionario che diede vita a orfanotrofi, scuole e colonie estive, offrendo opportunità di crescita e formazione a migliaia di bambini rimasti senza famiglia dopo la Grande Guerra.

Durante la giornata, sarà consegnato il «Premio Bontà», istituito per onorare l’eredità morale e sociale di padre Semeria, che dedicò la sua esistenza ai poveri, agli orfani di guerra e alle fasce più deboli della società.