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Sud-Nord Cronache 1984-2004: un ponte di inchiostro tra Sud e Nord di Licciardi.

Un viaggio attraverso 80 cronache tra il 1984 e il 2004, dall’Alto Casertano alla provincia di Cremona.

TEANO (Pietro De Bisio) – La presentazione di «Sud-Nord Cronache 1984-2004» di Antonio Licciardi, avvenuta il 15 marzo 2025 nella Sala Conferenze del Loggione a Teano, è stata più di un semplice evento culturale. La sala gremita ha premiato un giornalismo vissuto come testimonianza storica e sociale. Il dialogo tra l’autore, Antonio Migliozzi (direttore di CratereNews) e Giuseppe Lacetera (presidente della Pro Loco Teano e Borghi), accompagnato dal saluto del sindaco Giovanni Scoglio, ha messo in luce il valore di un libro che è insieme memoria e analisi, viaggio e riflessione. Licciardi, partito dalla collaborazione con Campania Libera e Il Giornale di Napoli, attraverso la selezione di 80 articoli pubblicati tra il 1984 e il 2004, ci restituisce con finezza ed equilibrio, il ritratto di un’Italia raccontata dal basso, dalle sue periferie e dai suoi borghi, senza mai perdere di vista i grandi cambiamenti che hanno segnato il Paese.

È un’opera che esalta l’importanza della cronaca locale, quella che una volta si sfogliava avidamente nei quotidiani cartacei, e che oggi fatica a trovare spazio nell’epoca dei social media e dell’informazione mordi e fuggi.  Gli articoli scelti toccano argomenti diversi, dalle feste popolari agli eventi istituzionali, dalla cronaca nera alla politica, dai fenomeni sociali ai cambiamenti urbanistici. Quelli dedicati a Teano e al territorio dell’Alto Casertano sono particolarmente significativi. La Fiera di Sant’Antonio, l’arrivo del vescovo Tommasiello, la festa di San Paride e la processione dei Santi Cosma e Damiano diventano, nelle pagine di Licciardi, tasselli di un mosaico di tradizioni e identità locali.

Ma c’è anche l’amaro confronto con il presente: alcuni sogni di allora, come la ricostruzione della Ferriera delle Gomite o il restauro di San Benedetto, sono rimasti tali, mentre il giornalismo stesso ha subito una trasformazione radicale. Il merito di Licciardi non è solo quello di raccontare la sua terra d’origine, ma anche di offrire una prospettiva unica sul rapporto tra Sud e Nord. Il suo trasferimento in Lombardia, infatti, non interrompe la sua attività giornalistica, ma la arricchisce di nuove sfumature. La direzione del periodico L’Isolano e la collaborazione con testate locali lombarde gli permettono di tracciare un parallelismo tra due realtà geografiche apparentemente distanti, ma accomunate da problemi, speranze e dinamiche simili.

Ciò che emerge con forza da «Sud-Nord Cronache 1984-2004» è la qualità della scrittura giornalistica di Licciardi: uno stile elegante, misurato, capace di raccontare i fatti con profondità e senza mai cadere nella superficialità o nel sensazionalismo. Un contrasto netto con il linguaggio spesso caotico e rancoroso che domina l’informazione contemporanea sui social media. In un’epoca in cui l’approfondimento sembra cedere il passo alla velocità e alla semplificazione, il libro di Licciardi rappresenta una testimonianza preziosa di un giornalismo che sapeva coniugare informazione e formazione. Un’opera che non è solo una raccolta di articoli, ma un invito a riscoprire il valore della cronaca come strumento di comprensione della realtà.