«Santone» in Tv, con reddito cittadinanza e assegno inclusione: beccato dalla GdF.

Il guaritore: curo i tossicodipendenti. Scatta il controllo dei Finanzieri del Comando Provinciale.
MARCIANISE / SANTA MARIA A VICO / CASERTA – I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione e a un decreto di sequestro preventivo d’urgenza emessi dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito di un’attività investigativa per delitti contro il patrimonio.
I reati ipotizzati sono: truffa aggravata dalla minorata difesa e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (reddito di cittadinanza e assegno di inclusione).
In particolare, le indagini condotte dalla Compagnia di Marcianise traggono origine da un servizio televisivo andato in onda nel maggio scorso su una emittente televisiva nazionale, nel quale un soggetto operante nel Comune di Santa Maria a Vico (Ce) asseriva di essere in grado di annullare gli effetti nocivi causati dall’utilizzo di sostanze stupefacenti su soggetti tossicodipendenti, fornendo prestazioni professionali dietro compenso.
Le investigazioni finora espletate – sebbene nella fase embrionale delle indagini preliminari – hanno consentito di acquisire elementi probatori idonei a suffragare le condotte ascritte al sedicente guaritore, il quale parrebbe avrebbe conseguito un indebito profitto sfruttando lo stato di fragilità in cui versano i propri clienti.
Pertanto, in esecuzione del provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria procedente, sono state sequestrate le somme ritenute profitto dei reati ipotizzati, per un importo complessivo superiore ai 100mila euro.
Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, che l’odierno indagato è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva che la misura cautelare reale è stata adottata in assenza di contraddittorio e che il Giudice della fase processuale potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo all’indagato.