Acqua sprecata in zona Santa Reparata, cittadini esasperati: Comune immobile.

Eppure c’è la Ditta manutenzione, che ha appena ottenuto una discutibile proroga dell’accordo quadro.
TEANO (Elio Zanni) – L’acqua continua a scorrere a fiumi riversandosi in strada in viale Santa Reparata, zona «Acquarotta», e l’Amministrazione restituisce segni di immobilismo. Sono passati quasi dieci giorni dalle prime segnalazioni dei cittadini, ma la perdita idrica «Acquarotta» non è stata ancora riparata. Un vero e proprio scandalo, se si considera che la bolletta dell’acqua a Teano è tra le più care d’Italia.
I cittadini teanesi pagano un prezzo salatissimo per l’acqua, anche perché in maggior parte (per storie vecchie e nuove) deve essere acquistata dal Comune da Eni-Acqua Campania. Malgrado ciò, il servizio è tutt’altro che efficiente. La manutenzione della rete idrica è affidata a una ditta privata, con un contratto definito Accordo Quadro prorogato in questi giorni in modo politicamente discutibile, ma che comunque dovrebbe garantire interventi tempestivi. Ma la realtà è ben diversa.
La lentezza con cui il Comune si muove, o meglio, non si muove, per risolvere o fornire spiegazioni sul caso «Acquarotta» è incomprensibile e inaccettabile. E come se non sapesse, se non leggesse i giornali, se non seguisse i social. Forse i governatori protempore dell’Ente si aspettano che le perdite idriche siano comunicate dai cittadini con un atto scritto? Con una segnalazione protocollata, magari in carta da bollo?
Come si fa a non rientrare nell’idea che adesso almeno uno dei mille occhi del Comune – magari di tipo politico e quindi dei consiglieri di maggioranza o dei ben pagati assessori – debba guardare anche verso il web dove per fortuna – dati alla mano – guardano decine di migliaia di persone.
Come si può tollerare uno spreco simile di acqua potabile, mentre i cittadini pagano bollette salate? L’immobilismo dell’amministrazione comunale sta esasperando i teanesi, che si sentono abbandonati e presi in giro.
Di fronte a questa situazione, la rabbia dei cittadini è più che giustificata. In molti sono pronti a rivolgersi agli organi superiori di governo e alle autorità provinciali e regionali per far sentire la propria voce e chiedere interventi immediati. Non è più tollerabile che l’acqua, un bene prezioso e indispensabile, venga sprecata in questo modo, mentre i cittadini sono costretti a pagare un prezzo esorbitante per il servizio idrico.