È morto Bruno Rubino, giornalista e scrittore, cittadino onorario di Teano.
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Amava il territorio sidicino, cui ha rivolto opere come «L’Odore del Pane» e il saggio «Garibaldi a Teano».
TEANO / ROMA (Elio Zanni) – É morto a Roma, all’età di 85 anni, il giornalista e scrittore Bruno Rubino, cittadino onorario della città di Teano. Il riconoscimento onorifico, in ragione del suo amore per le terre sidicine e l’attaccamento alla città della sua infanzia, cui ha dedicato numerose opere letterarie, gli fu conferito il 27 ottobre 2018 dal sindaco Dino D’Andrea. La solenne occasione fu quella delle manifestazioni organizzate dall’Amministrazione comunale per celebrare il 158° anniversario dello Storico Incontro, quale Festa dell’Unità d’Italia e dell’Identità Nazionale. Un vero evento, svoltosi alla presenza di numerose autorità civili, militari e religiose, di un folto pubblico e con la partecipazione del giudice Gerardo Boragine e del prefetto Armando Forgione. Per ragioni di salute a Bruno non fu possibile essere presente alla cerimonia, così nei giorni successivi partì da Teano una delegazione con in testa il sindaco e il presidente del Consiglio comunale del momento, Maria Paola D’Andrea, per consegnare a Roma, nelle mani del diretto interessato il simbolo dell’onorificenza.
Rubino nacque a Salerno nel 1939. Trascorse l’infanzia e la giovinezza a Teano, dove suo padre gestiva un’attività commerciale nel centro storico. Si diplomò presso il Liceo Classico di Caserta, frequentando successivamente l’Università degli Studi Federico II di Napoli e poi l’Università di Urbino. Negli anni ’60 rientrò a Napoli per frequentare il gruppo «Ragioni Narrative», stringendo amicizia con lo scrittore Luigi Incoronato, che, nel 1965, curò la prefazione del suo primo libro di poesie, «Cronaca». Nel 1963 venne assunto al quotidiano «Il Mattino» di Napoli come giornalista e vi rimase fino al 1982, per poi approdare in Rai.
Fino alla metà degli anni ‘90 è stata l’indimenticabile voce dell’edizione mattutina della Rai, del Gr radio della Campania che Teano ascoltava in onde medie grazie all’impianto e ripetitore Rai in AM (modulazione di ampiezza) sulla frequenza dei 657 KHz di Napoli-Marcianise. poi sciaguratamente spento da certa «cervellanza» Rai nel mese di settembre 2012. Nel 1982 Rubino pubblica il saggio Garibaldi a Teano con il contributo di Giovanni Spadolini. Nel 1984 segue per la Rai tutte le fasi del processo al giornalista e presentatore Enzo Tortora dal quale nascono alcuni libri.
Molti teanesi si ricordano di lui quale autore del libro L’odore del pane, nel quale fornisce una sua personale rappresentazione della tradizionale e storica Fiera di Sant’Antonio dell’Agricoltura e dell’Artigianato. Ma, in realtà, Bruno è autore di parecchie altre opere e fatiche letterarie come: Parola di Pandico – 1985, Enzo Tortora Mille Giorni – 1986, Narcosi&Estasi – 1989, un poemetto in versi con prefazione di Domenico Rea, una nota critica di Francesco Solmi e otto tavole del pittore Peppe Ferraro. E poi ancora Quando le donne potano le pecore -1992, Lettera da Lampedusa, 2018, a cura della Fondazione Mario Luzi Editore, raccolta di poesie.
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A Teano aveva tantissimi amici strettissimi che sarebbe impossibile nominare tutti, tra cui il compianto artista, pittore e scultore, Rino Feroce, che volle intervistare in occasione dell’inaugurazione, nel 1996, del monumento equestre dedicato alla storica stretta di mano. Ma sicuramente intratteneva fitte corrispondenze con l’amico Costantino Lauro, il consulente aziendale e giornalista, nonché musicista, Antonio Guttoriello, e il professore e politico locale Luigi Vernoni, pure loro, purtroppo, di felice memoria. Del resto, è lo stesso Bruno che, in un post sui social (che in realtà non frequentava molto volentieri), dedica e descrive una rara «foto del centro di Teano degli anni ’50 che ritrae tre amici inseparabili»: vedi foto nel piedone.
Mi si permetta una brevissima digressione personale. Mi onoro di essermi sentito con Bruno che riuscì a rintracciarmi telefonicamente quando seppe, per vie interne giornalistiche o da qualche caro amico di Teano, che ero entrato a far parte come collaboratore della grande famiglia de «Il Mattino» e che quindi e soprattutto come corrispondente dell’allegato casertano mi sarei occupato anche di una città cui lui teneva particolarmente: Teano. «É una città che amo e che mi ricorda della mia età giovanile», ebbe a dire. Fu per me, una grande gratificazione. Una emozione indimenticabile e indimenticata.
I funerali si terranno stamattina, venerdì 21 febbraio 2025, alle ore 10, presso la Basilica di San Pancrazio, a Roma, dove si era trasferito negli ultimi anni. Rubino lascia la moglie, dottoressa Rosa Bernard, oltre ai i due figli Paolo e Claudio che ne hanno degnamente seguito le orme nel mondo del giornalismo.
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