Mondragone inaugura nuovo ambulatorio infermieristico. Siamo i più fessi dell’Asl?

Accade nel Distratto 23, mentre nel N. 14 di Teano (16 Comuni): solo scippi di servizi e ambulatori chiusi.
TEANO / MONDRAGONE / CASERTA (ELIO ZANNI) – Ora è certificato, a Teano siamo i più fessi dell’Asl, quelli tutelati da nessuno e da nessun politico. Quelli che devono solo guardare in bocca gli altri comuni che si pappano tutto, servizi, risorse economiche e strutture. Qualche esempio algido. Stamattina, giovedì 6 febbraio 2025, dalle 9.30, è in corso presso il Distretto Sanitario di Mondragone Via degli Oleandri n. 85, la presentazione del nuovo Ambulatorio Infermieristico del Distretto Sanitario n. 23. Il tutto accompagnato da uno lungo corteo di partecipanti con in testa il Direttore generale Asl Caserta, Amedeo Blasotti, il Direttore sanitario, Saverio Misso, il Direttore del Distretto, Eduardo Giordano, seguiti dai Sindaci del Comprensorio e le Autorità Regionali,
Va bene, anzi benissimo. Però, è mai possibile che tutto succeda altrove e Teano debba stare sempre e soltanto a «guardare in bocca»? Mentre ci si sente dire con estremo scetticismo – anche dai politici locali dai cognomi ridondanti – che «Teano è ormai perduta», che «nulla può essere più fatto e ottenuto», che «bisogna ringraziare Dio con la faccia per terra per il poco che abbiamo» e che bisogna lasciare tutte le nostre speranze di miglioramento nel cassetto dei sogni, parallelamente, per bocca del presidente regionale uscente, si ha notizia della messa in cantiere di oltre 10 nuovi ospedali in Campania e dell’attivazione DOVE PRIMA NON ESISTEVANO – sta cosa va ripetuta – DOVE PRIMA NON ESISTEVANO di 4 nuove unità di Pronto Soccorso ex novo o al posto dei «cerottifici» chiamati Psaut, sorta di 118 in pianta fissa.
Poi, sempre sotto il naso di una massa molliccia d’impassibili teanesi (non parliamo di tutti e non li chiamiamo sidicini, termine troppo nobile da non sprecare) che assiste senza battere ciglio – senza porsi nemmeno una domanda – ecco l’apertura di un nuovo Ambulatorio Infermieristico a Mondragone. Si, ok, hanno fatto bene ad aprilo, per amor di Dio. Ma la domanda è: quando arriva il turno di Teano? Si ha l’impressione che non conti nemmeno più l’effetto elezioni regionali in arrivo, quelle d’autunno 2025. È come se, soprattutto i politici in odore di candidatura ai vertici regionali (ma anche i candidati consiglieri non sfuggono a questa logica) avessero la certezza matematica, già in tasca, di raccogliere i voti di sempre e anche di più, a prescindere da tutto: a Teano. Nel campo dei servizi sanitari, per esempio, ora è più chiaro di sempre: siamo i più fessi di tutti. Ci vuole una presa di coscienza collettiva. Occorre un sussulto d’orgoglio, perchè continuando così si può solo andare sempre peggio.
È fin troppo chiaro come a Teano manchi la conoscenza e la coscienza effettiva della realtà, di come sia di fatto ridotta la città, di quale siano le sue reali prerogative e di come, per paradosso, si sia imboccata una strada che porta in tutt’altra direzione che non il miglioramento collettivo. E un metro di misura è anche – ma non solo – quello fatto qui, dei servizi sanitari. Tutto fiorisce e tutto viene aperto e creato lontano da Teano. Mentre a via Roma, nel chiuso Ospedale civile, negli ambienti ceduti all’Asl per il Distretto 14 – tanto per fare un solo esempio tra i tanti possibili – l’apparecchio Tac (tomografia assiale computerizzata) giunto a Teano da oltre un anno (era il 29 novembre del 2023) aspetta ancora di funzionare. Fate con comodo, tanto i teanesi credono a tutto e non dicono nulla. Qualcuno dice che se ne stia preparando l’attivazione quanto più a ridosso possibile delle elezioni regionali. Non male. In certi casi anche vendere l’anima al Diavolo è meglio dell’immobilismo politico. Poi il resto lo dovrebbe fare la coscienza d’ognuno nel chiuso della cabina elettorale; il condizionale è d’obbligo a Teano. LE PROVE? LEGGI QUI