Politica

11 ospedali territoriali e Teano senza Pronto Soccorso. Abbiamo la rogna?

Ma che fine hanno fatto i politici regionali votati dai teanesi che hanno vinto le scorse elezioni regionali?

TEANO (EZ) – «Nel 2025 iniziano i lavori nel pieno rispetto del cronoprogramma». Che annuncio fantastico. Fa piacere sentirlo. Arriva su un post direttamente dall’incontro tenutosi l’altro giorno tra politici e vertici Asl Caserta sull’utilizzo in campo sanitario dei fondi europei Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) che in futuro si tradurrà in debito per tutto l’italico stivale.. Alcuni politici presenti persino taluni dei quali ritenuti sul viale del tramonto (evidentemente troppo frettolosamente…) e dall’altra parte una «sfilarata» di top manager megagalattici superiori: il direttore generale Asl Amedeo Blasotti, amministrativo Giuseppe Tarantino e sanitario: Saverio Misso. La ciliegina sulla torta? Un presidente regionale, dal volto triste, Vincenzo De Luca, che dopo aver inutilmente lottato per il terzo mandato ora tutti ora danno come candidato sindaco di Salerno. De Luca è venuto molte volte a Teano, ma evidentemente tra risate, dolci e prodotti tipici locali, nessun politico locale gli avrà mai parlato dei problemi seri e irrisolti.

Ora – anche dopo questo convegno – si sa tutto sulla distribuzione dei soldi del Piano nazionale, peccato che non si sia saputo proprio nulla nelle fasi di preparazione e studio della loro ripartizione, nel momento in cui è stato deciso dove riversarli tutti quei soldi. Quando è stata divisa la torta, noi non c’eravamo, voi non c’eravate, Teano neppure. Una torta della quale a Teano, leggendo questa ripartizione, non è andata nemmeno una fetta, manco una briciola. Appare certo – dai risultati – che nessuno a quei tavoli abbia pronunciato la parola TEANO. Appare più che certo che nessun politico o manager megagalattico superiore e nemmeno inferiore abbia sollevato i problemi delle carenze di servizi e strutture sanitarie che caratterizzano e assillano il vasto comprensorio sidicino. 11 ospedali territoriali e a Teano nemmeno un Pronto Soccorso. Ma siamo scemi o abbiamo la rogna?

Sono stati programmati 11 ospedali territoriali e per Teano nemmeno la possibilità effettiva, remota, presente o futura di aprire un Pronto Soccorso, magari da sostituire al Psaut (118 in pianta stabile) ora presente al piano terra del chiuso ospedale e che qualcuno chiama «cerottificio». Ma siamo scemi o abbiamo la rogna? Ma che fine hanno fatto tutti i politici regionali votati dai teanesi alle scorse elezioni regionali? E che ora sono in seno alla maggioranza. La Regione Campania è governata da una maggioranza politicamente di sinistra. È mai possibile che questi signori siano così sicuri che i teanesi li voteranno di nuovo in massa anche alle regionali del 2025 dal permettersi il lusso di non pensarci proprio? Teano, ma di che si tratta? Dove si trova?

Chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato

Molti comuni avranno un Ospedale di comunità senza rinunciare ad altri servizi e strutture, come invece accadde con Teano che si vide scippare l’Ospedale civile Ave Gratia Plena. N. 8 ospedali di comunità (Caserta – Marcianise – Mondragone – Piedimonte Matese – Roccaromana – San Felice a Cancello – San Marcellino – Santa Maria Capua Vetere).

Le Case di Comunità sono le nuove strutture socio-sanitarie che entreranno a fare parte del Servizio Sanitario Regionale e sono previste dalla legge di potenziamento per la presa in carico di pazienti affetti da patologie croniche.

N. 30 Case di Comunità (Frignano – San Cipriano – Aversa – Capua – Caiazzo – Cancello ed Arnone – Carinaro – Casagiove – Caserta – Castel Volturno – Cellole – Cervino – Fontegreca – Grazzanise – Maddaloni – Marcianise – Mignano Montelungo – Mondragone – Parete – Roccamonfina – Roccaromana – San Felice a Cancello – San Marcellino – San Tammaro – Santa Maria a Vico – San Felice a Cancello – Santa Maria Capua Vetere – Sant’ Arpino – Vairano Patenora).

E passiamo ai C.O.T. un modello organizzativo che svolge una funzione di coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali: attività territoriali, sanitarie e sociosanitarie, ospedaliere e dialoga con la rete dell’emergenza-urgenza.

N 11 Centri Operativi territoriali (Caserta – Marcianise – Aversa – Caiazzo – Capua – Roccamonfina – Mondragone – San Cipriano – San Felice a Cancello – Teverola – Santa Maria Capua Vetere). Ma siamo scemi o abbiamo la rogna?