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«Dove sono i cantautori», il sidicino De Giglio protagonista all’Artè di Capannori.

Maurizio e la sua chitarra nella band di Andrea Caciolli, per un viaggio tra memoria e brani immortali.

TEANO (Pietro De Biasio) – Una serata magica, capace di far rivivere i fasti della musica d’autore italiana, ha conquistato il pubblico del teatro «Artè» di Capannori, sold out per il debutto dello spettacolo «Dove sono i cantautori» di Andrea Caciolli e la voce narrante di Clive Griffiths. Due ore intense e avvolgenti, tra musica, parole e memorie che hanno ripercorso un capitolo fondamentale della cultura musicale e del costume italiano.

Protagonista assoluta, una band di eccezionale talento e la straordinaria qualità musicale con una scaletta che ha abbracciato oltre un centinaio di brani storici, da Edoardo Bennato a Lucio Battisti, passando per Francesco De Gregori, Fabrizio De André e Vasco Rossi. Tra i membri della band, anche Maurizio De Giglio, chitarrista, arrangiatore e compositore originario di Teano. Nonostante viva e lavori da anni in Toscana, De Giglio rimane un’eccellenza legata alle sue radici sidicine, che porta con sé in ogni performance.

 La sua presenza sul palco di Capannori ha impreziosito uno spettacolo già di per sé straordinario, confermandolo come uno dei protagonisti più versatili e talentuosi della serata. Laureato in Contemporary Pop Music presso la Middlesex University, De Giglio vanta una formazione di altissimo livello e un percorso artistico costellato di collaborazioni prestigiose.

Ha studiato con maestri del calibro di Massimo Varini e Giacomo Castellano e ha affinato le sue abilità partecipando a seminari con leggende del jazz-rock come Scott Henderson e Mike Stern. La sua ispirazione si nutre delle grandi icone del rock, da Jimi Hendrix a David Gilmour, influenze che si percepiscono nitidamente nel suo stile. Nel suo studio «Lost Ages», De Giglio non è solo un musicista, ma anche un produttore e arrangiatore che lavora con giovani talenti come Renée e Samuele Proto.

La sua passione per la didattica lo ha portato a collaborare alla realizzazione del manuale «Chitarra Teens» e a formare nuove generazioni di musicisti come tutor di Massimo Varini. Maurizio De Giglio, con la sua chitarra e il suo bagaglio di esperienze, è la prova che l’eccellenza artistica non ha confini. Che sia sul palco, in studio o tra i banchi di scuola, il suo lavoro è un inno alla musica come linguaggio universale. E mentre la Toscana lo applaude, Teano può sorridere e essere orgogliosa: un suo figlio, lontano ma mai dimentico delle origini, contribuisce con il suo talento alla cultura musicale italiana.