Concorso «La tombola napoletana in arte», il 23 porta fortuna all’artista Ferrara.
Residente a Sparanise conquista il «Premio speciale della giuria» dando alla cabala un doppio linguaggio.
SPARANISE (Pietro De Biasio) – In un contesto di grande prestigio, l’artista Gelsomina Ferrara, napoletana di nascita ma ormai da anni residente a Sparanise, ha ottenuto un significativo riconoscimento al concorso d’arte contemporanea «La tombola napoletana in arte», tenutosi al palazzo Vanvitelliano di mercato San Severino dal 14 dicembre al 4 gennaio. Il concorso ha visto la partecipazione di circa 200 opere di artisti provenienti da ogni angolo del mondo: tedeschi, danesi, siriani, thailandesi, turchi, messicani, svizzeri e molti altri, ognuno con la propria visione artistica.
L’artista di Sparanise ha presentato una creazione ispirata al numero 23, un numero che nella cabala napoletana è associato a «’o scem». La sua opera, un mix di elementi folkloristici napoletani come il Vesuvio, il mare e Pulcinella, ha dato vita a una critica sociale e umoristica con la frase «N’agg appis e sciem, ma tu e spzzat o chiuov», che tradotto significa «Ho appeso tanti deficienti, ma tu sei tanto stupido che il chiodo non regge».
La sua opera ha conquistato il «Premio speciale della giuria» per la sua espressività, bellezza, e cura nei dettagli. I commenti dei visitatori durante l’esposizione confermavano già il successo che poi si è concretizzato con il conferimento del premio. Gelsomina Ferrara ha dimostrato che, nell’arte, anche il numero 23 può cambiare il proprio destino.