«Sacro a Sud»: l’iniziativa Citizen Science per monitorare l’Ibis sacro nel Meridione.
Una segnalazione per seguire l’espansione dell’Ibis sacro nel sud Italia attraverso il coinvolgimento di cittadini e ornitologi.
TEANO (Pietro De Biasio) – Dopo la pubblicazione del nostro articolo dal titolo «Incontro raro e suggestivo: Ibis sacro nelle campagne di Falciano del Massico», Giovanni Capobianco, attento lettore e appassionato del territorio, ha segnalato un’iniziativa che punta a monitorare il crescente fenomeno dell’espansione dell’Ibis sacro nel sud Italia. Grazie a segnalazioni come questa, iniziative come «Sacro a Sud» non solo raccolgono dati preziosi, ma promuovono anche la consapevolezza ambientale e la partecipazione attiva dei cittadini. Di seguito, la sua segnalazione:
L’Ibis sacro Threskiornis aethiopicus è una specie originaria dell’Africa, presente storicamente anche in Egitto. La popolazione europea, che oggi conta migliaia di individui è frutto di introduzioni più o meno accidentali da parte dell’uomo a partire dagli anni settanta.In Italia le prime nidificazioni furono registrate tra la fine degli anni 80’ e i primi anni 2000 nelle regioni del nord ovest.
Dopo il 2006, l’espansione della specie è stata pressoché continua ed esponenziale. Nel 2019 nel nord Italia furono stimate un numero di 1250 coppie nidificanti e di 11.000 individui svernanti. All’aumento della popolazione nidificante nel nord Italia seguì una crescente diffusione della specie in altre regioni, ma la nidificazione al di fuori della principale area del nord Italia è ancora isolata.
Da novembre 2024 si è registrato un notevole incremento delle osservazioni in Italia meridionale dove la specie risultava segnalata in pochissimi siti o molto sporadicamente.
Ardea in collaborazione con Stazione Ornitologica Calabrese, Stazione Ornitologica Abruzzese ONLUS e con il patrocinio del CISO – Centro italiano studi ornitologici lancia questa iniziativa ha come obiettivo principale il monitoraggio di questa particolare “migrazione aliena” nelle regioni del sud attraverso una rete di referenti e il coinvolgimento dei cittadini.
In particolare si intende monitorare la consistenza numerica, le preferenze ambientali e la dieta di questa specie che, dato l’incremento esponenziale avuto al nord, è probabile risulti sempre più presente anche nel meridione d’Italia.
L’iniziativa si muove su due fronti:
1) quello ornitologico, attraverso dei referenti locali che cercheranno la specie negli ambienti vocati della propria regione coordinando chi vorrà unirsi alla raccolta dati;
2) quello del coinvolgimento dei cittadini che per caso si trovino ad osservare questo uccello così facile da riconoscere. Le osservazioni potranno essere registrate direttamente sul form al seguente link https://forms.gle/4XMchmgBMPuZA1XN8
I birdwatcher e chiunque altro che volesse collaborare a all’iniziativa può iscriversi la seguente gruppo FB dedicato al progetto: https://www.facebook.com/groups/1262138261744216/ o contattare i referenti locali della propria regione:
#Abruzzo: Marco Pantalone (pantalone.marco@libero.it) e Marco Sborgia (marco.sborgia@gmail.com) – Stazione Ornitologica Abruzzese
#Molise: Carlo Fracasso fracasso.carlo@libero.it www.associazioneardea.it
#Campania: Giovanni Capobianco (ardea.cg@gmail.com) e Arnaldo Iudici (arnaldoiudici@gmail.com ) Ass. per la Ricerca, la Divulgazione e l’Educazione Ambientale – ARDEA APS
#Basilicata: Matteo Visceglia: crasmatera@gmail.com CRAS Centro Recupero Animali Selvatici – Matera
#Calabria: Pierluigi Serravalle stazioneornitologicacalabrese@gmail.com
#Puglia: Leonardo Chiriacò: leonardo.chiriaco@vigilfuoco.it
#Sicilia: Roberto Vento: roberto.vento@wur.nl (Wageningen University & Research)
#Sardegna: Ilaria Fozzi (fozzi.ilaria@gmail.com) e Davide De Rosa (derosadavide@yahoo.it)
Iniziativa Coordinata da Rosario Balestrieri (ARDEA), Salvatore Urso (STORCAL) e Emiliano Mori e Flavio Monti (CNR – IRET).