«Reginella sono Libero», Gallo ci porta in un sogno musicale tra le note di Bovio.
Prima volta a Teano. Marco Castaldo-percussioni, Dario Franco-basso e Luigi Esposito: pianoforte.
TEANO (Pietro De Biasio) – All’Auditorium Diocesano «Francesco Tommasiello» prosegue la stagione teatrale, che si conferma una vetrina di talento e tradizione, ospitando artisti capaci di portare sul palco l’essenza più autentica della cultura partenopea e oltre. Mercoledì 15 gennaio sarà la volta di Gianfranco Gallo con il suo spettacolo «Reginella sono Libero», sogno in parole e musica, accompagnato da Ciccio Merolla e sotto la direzione musicale di Luigi Esposito.
Figura poliedrica del panorama artistico italiano, il figlio d’arte del celebre cantante Nunzio Gallo, ci regala in questa pièce un viaggio emozionante nella napoletanità, esplorata attraverso le immortali canzoni di Libero Bovio, uno dei più grandi parolieri della tradizione musicale napoletana. Lo spettacolo si sviluppa come un sogno onirico che inizia proprio nel giorno della morte di Bovio, il 26 maggio 1942. Lo spettatore viene condotto in una dimensione ultraterrena, dove il paroliere intraprende un viaggio di riscoperta della sua eredità musicale, guidato dall’eclettico Ciccio Merolla, conosciuto principalmente come percussionista, ma che qui sorprende con un’interpretazione attoriale di grande sensibilità.
Il titolo dello spettacolo richiama la celebre canzone che Bovio scrisse per raccontare la perdita di un amore, attratto da una vita più agiata ma priva di profondità. La rappresentazione si avvale di un cast d’eccezione, con il contributo musicale di Marco Castaldo alle percussioni, Dario Franco al basso ed Esposito al pianoforte. Ad arricchire ulteriormente lo spettacolo sono le voci di Alessia Cacace, Anna Rita Di Pace, Alessia Moio e Lisa Imperatore, che intrecciano note e sentimenti in un quadro di grande intensità emotiva. Un plauso va al Direttore Artistico don Massimiliano Piciocchi, che ha voluto regalarci questa serata dal sapore romantico e nostalgico, quasi un dono posticipato di una Befana celestiale, capace di riportare sul palco sidicino un’arte che consola e arricchisce l’anima. Un appuntamento da non perdere per chi ama il teatro, la musica e la magia di Napoli.