Economia Politica

Servizi sanitari negati, l’Associazione «Dss» informa tutti sul «caso Teano»: direttori, amministratori, politici e clero.

Lettere a Meloni, Tajani, Schillaci, De Luca, Cirulli e Scoglio. «Prima richiesta: si riapra sùbito Radiologia».     

TEANO / CASERTA / NAPOLI / ROMA (Elio Zanni) – Perché nessuno possa poi dire: IO NON NE SAPEVO NULLA. L’Associazione Difesa Servizi Sanitari – Teano ancora impegnata a demolire il muro di silenzio e d’immobilità che divide la città dall’incresciosa situazione dei Servizi sanitari locali. Molti dei quali fermi al palo, come Radiologia e Pneumologia piuttosto che legati a doppia maglia all’attivazione di dispositivi di ultima generazione che rischiano d’invecchiare prima ancora di essere messi in funzione. L’esempio è l’apparecchio Tac (tomografia assiale computerizzata) giunto a Teano da oltre un anno (era il 29 novembre del 2023) e che non ancora aspetta di funzionare davvero. Si effettuerebbero delle simulazioni di tipo virtuale, alla popolazione sanitaria serve la realtà non la teoria. 

Si, è vero, ci si sta lavorando. Una impresa edile, gli elettricisti. Ma l’Associazione chiede «certezza sulla durata di questi lavori e un’accelerazione dei tempi, un calendario delle consegne, la data di fine cantiere, l’impegno Asl Caserta a reperire fin da adesso il necessario personale sanitario». Non sarebbe sopportabile se tutti questi sforzi e spese finissero col rivelarsi perfettamente inutili per la solita solfa della carenza di personale. Ecco perchè il sodalizio ADss chiede a tutti, dal Direttore sanitario ai vertici nazionali e regionali che tutto possa entrare in funzione almeno nel primo trimestre del 2025. Ma cosa si può fare, in concreto, per ottenere tutto questo? Risposta: «Tante cose, meno che starsene con le mani in mano o affacciati alla finestra come già hanno fatto e fanno in troppi a Teano». Così tra le tante iniziative in cantiere – tanto per aggiornare i cittadini sulla vita dell’Associazione di cui è presidente Domenico Spaziano – si è pensato anche di spedire una raffica di lettere tradizionali (raccomandate con ricevuta di ritorno) a quante più persone e personaggi presenti sulla scena politica nazionale, regionale e locale: senza distinzione di partito. Per l’Associazione conta solo raggiungere gli obiettivi: far riconoscere a Teano la stessa dignità di altre città della provincia quando si tratta di attivare nuovi servizi di prossimità.  

Le lettere che raccontano «La triste storia della Sanità a Teano»

Le lettere raccontano la triste storia della sanità a Teano, dalla chiusura dell’ospedale Ave Gratia Plena per ristrutturazione (che si rivelò una fregatura perché la struttura non venne poi mai più riaperta come Ospedale cittadino vero e proprio), alla cessazione del Pronto soccorso trasformato in primo soccorso in emergenza; un 118 in posto fisso. C’è poi la questione Ospedale di comunità e la serie di servizi e ambulatori mancanti, attesi e interessati da lavori eterni. Ecco l’inizio delle lettere: «Gentile Presidente, On. Giorgia Meloni c/o Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370 – 00187 Roma – Italia. L’Associazione Difesa Servizi Sanitari con sede a Teano (Ce), intende metterla al corrente della attuale situazione dei servizi sanitari Teano / Distretto Caserta n. 14. Si tratta di una situazione scandalosa, di un Ospedale ristrutturato, collaudato e poi chiuso: un fatto vergognoso, uno scandalo nazionale. Ma si tratta anche dell’assenza di un Pronto soccorso e di ambulatori e servizi sbarrati o che attendono, con lavori lentissimi, la ripartenza da oltre un anno».

DOMENICO SAPAZIANO E GIOVANNI SCOGLIO

Dunque, queste le prime righe di una serie di lunghe e articolate lettere che L’Associazione Difesa Servizi Sanitari – Teano ha voluto spedire non solo alla Presidente Meloni, ma a una schiera di persone, responsabili del settore e personaggi anche politici di tutti gli schieramenti. Nomi nazionali, ma anche regionali e locali, dai ministri Antonio Tajani e Oreste Schillaci, al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Più localmente lettere sono partite anche all’indirizzo del vescovo Giacomo Cirulli e del sindaco di Teano Giovanni Scoglio. Con quest’ultimo, anche per il suo ruolo di primo Responsabile sanitario locale, l’Associazione ha già tenuto un incontro durante il quale Scoglio ha dato piena disponibilità ad «affiancare il Gruppo in occasione dei prossimi confronti con i vertici della sanità dell’Asl Caserta e poi in tutte le altre occasioni in cui lo si riterrà opportuno». All’incontro, oltre a diversi soci, per l’occasione erano presenti anche due dei nuovi iscritta all’Associazione Dss, Antonio Caprio e poi una persona che ha deciso di fare della lotta al miglioramento della sanità locale una battaglia di vita: Annamaria Salvi Gelsomino, già primo Vicesindaco donna del comune di Teano.    

Riuscirà l’ADss a far mettere al centro delle discussioni sulle politiche sanitarie, quelle in corso e quelle future, tra gli amministratori pubblici locali i politici a tutti i livelli, la complessa e scandalosa questione sanitaria locale? Sarà possibile assistere alla riattivazione dei servizi sanitari mancanti e persino chiedere di programmare, con l’inserimento nel prossimo Piano sanitario regionale e poi nell’Atto aziendale Asl Caserta, la riattivazione, per esempio, del Pronto soccorso a Teano? Non si tratta di puntare all’impossibile ma di porre la questione sui tavoli giusti, nei tempi utili e nella forma corretta. La risposta dipenderà da tanti fattori, dal reale interessamento e dal peso dei personaggi che si riusciranno a coinvolgere, compulsare e mettere in campo, dalla volontà politica regionale ma anche – incredibile a dirsi – tutto potrebbe dipendere anche dall’impegno dell’Amministrazione comunale in carica a Teano (maggioranza e minoranza) e soprattutto dal valore che ogni singolo cittadino di Teano riterrà di dare a queste azioni poste in essere da una semplice associazione di sidicini di tutte le età.