Regalo di Natale per i cittadini frazione Casi: Natale e Santo Stefano senz’acqua.
Le denunce di teanoce.it. Arretratezze di casa nostra. L’incredibile meraviglia del sindaco per la normalità.
TEANO (ez) – Rubinetti a secco per quasi 300 cittadini nei giorni delle feste più belle dell’anno. Brutto regalo di Natale ai cittadini della Frazione Casi dalla triade amministrativa, burocratica e tecnica che soprattutto con azioni preventive è deputata a garantire il servizio di erogazione dell’acqua potabile. Stiamo parlando di Amministrazione comunale, Ufficio tecnico del comune di Teano imbottito di impiegati laureati e diretto dal geometra Izzo e della Ditta firmataria del sempre più famigerato Accordo quadro.
Le denunce preventive di teanoce.it
Teanoce.it ha denunciato diversi mesi fa e a più riprese lo sciagurato sistema di alimentazione nonché l’assurda gestione (censurabile anche dal punto di vista legale) del serbatoio idrico piezometrico posto al servizio della frazione Casi. Serbatoio che quando pieno oltre i limiti trabocca e scarica nel terreno circostante un numero impressionante di metri cubi d’acqua. Lo stesso serbatoio che, in caso di mancato afflusso di acqua dalla stazione di pompaggio della collina di Sant’Antonio si svuota totalmente è n on ha la possibilità di lanciare un preavviso, in quanto è privo di un qualsivoglia necessario quanto elementare telecontrollo. (CLICCA E GUARDA I VIDEO. C’e’ ANCHE LA FRAZIONE CASI)
Arretratezze di casa nostra
Quanto sopra, per dare la misura dell’arcaico modo di concepire, a Teano, la gestione di una rete idrica. Per cui, di conseguenza, mantenendosi in linea con la disattenzione di cui sopra, non si provvede a creare un sistema ridondante, con l’approvvigionamento – per esempio – di materiali di scorta per le riparazioni. Materiale utili proprio nei momenti di emergenza, di notte e quando i magazzini specializzati sono chiusi. Non si sarà provvede a mappare, in questo caso, il tratto di rete premente Teano-Casi, non si sarà provveduto sicuramente a una sua analisi acustica elementare, con un geofono anche di pochi euro, con la quale è sempre possibile elaborare un piano predittivo, preventivo e massima, delle dispersioni occulte; almeno le più significative, acusticamente rivelabili maggiormente nella fase iniziale. Non ci sono conoscenze tecniche adeguate, non si investe nemmeno un euro sulla rete idrica. Poi è chiaro che ci si ritrova a Natale, con le salatissime bollette dell’acqua sulla tavola imbandita e i rubinetti a secco.
La solita incredibile meraviglia del sindaco per la normalità
In un post su una pagina politica – e gli altri personaggi del «caso Casi» sui propri social – il sindaco Scoglio, si meraviglia ed esalta in tutta evidenza il fatto che per i 300 cittadini lasciati senz’acqua nella frazione Casi qualcuno si stia interessando al problema nonostante sia Natale. Ma pensate un po’, ma perché c’era anche l’ipotesi di far finta di nulla? Ma perché, nel famigerato Accordo Quadro c’è forse scritto che per le feste comandate la ditta non interviene? Ma perché a Natale, Pasqua, Capodanno, di domenica, di notte le aziende di erogazione di servizi essenziali non funzionano? Ma perché – carissimo Sindaco e consiglieri Compagnone e Zanni – ma con tutto il rispetto e anche la simpatia di questo mondo nei vostri riguardi: credete davvero come amministratori pubblici che ci siano dei giorni in cui i diritti dei cittadini di Teano possano essere dichiarati nulli, oppure sospesi? Se credete questo, fate paura. Ed ecco il post del sindaco: «Nonostante l’impegno della ditta di manutenzione, degli uffici comunali, del Consigliere delegato Guido Zanni e della Consigliera Rossella Compagnone, che anche il giorno di Natale sono ancora a lavoro nel tentativo di ripristinare l’erogazione dell’acqua per la Frazione di Casi, l’ulteriore problematica riscontrata sulla condotta idrica non può essere risolta in tempi brevi».
Oscurantismo dell’informazione
Da quasi tre anni, ormai, registriamo, denunciamo e condanniamo questa sorta di oscurantismo delle informazioni da fonti amministrative e istituzionali. Determine, delibere di difficile comprensione perchè prive di reali spiegazioni destinate al grande pubblico, realmente fruibili dai cittadini tartassati. Da quasi tre anni, ormai, registriamo, denunciamo e condanniamo addirittura verbali di Consiglio comunale giudicati dagli stessi consiglieri comunali «con sintesi che che non rispecchiano ciò che è veramente accaduto durante le sedute», come evidenziato ultimamente dal capogruppo di Siamo Teano, Marco Zarone. Ebbene, si, anche nel caso di Casi senz’acqua avviene la stessa cosa: manca l’acqua, c’è un problema. lo stiamo risolvendo ma poi, in sostanza, nessuno dice quale sia questo problema. La pompa di spinta rotta? Il quadro elettrico bruciato? Un perdita occulta sulla condotta premente? Un buco nel serbatoio piezometrico? Ecco, anche stavolta vince l’oscurantismo dell’informazione. Nessuno deve sapere cosa veramente accade, in modo che nessuno possa ragionare in merito o fare delle considerazioni. Questa regola veterodemocristiana vale per tutto il sistema comunale ed è meritevole di una successiva analisi e considerazione. A partire da questo domanda: ma se al potere ci sono veramente, di fatto, persone anagraficamente giovani, da dove proviene questa spinta involutiva, questo ostracismo dialettico e comunicativo, questo imbavagliamento massivo, questa cura maniacale ad omettere l’essenziale per farsi capire?