Teano Jazz Winter. La rassegna a San Pietro in Aquariis dal 13 al 15 dicembre. Le date e gli artisti che si esibiranno.
Tre serate: apre il V.M.V. Trio con il jazz d’avanguardia, gli Stones tra melodia e swing. Chiude il duo Tango con la passione del repertorio argentino.
TEANO (Pietro De Biasio) – A dicembre, quando le notti si allungano e la luce del giorno si fa rarefatta, la città di Teano si trasforma nel tempio della musica jazz. Anche l’edizione targata 2024 del «Teano Jazz Winter», in programma dal 13 al 15 dicembre, sarà un’esperienza che va ben oltre il semplice ascolto con la celebrazione del jazz nelle sue infinite sfaccettature. La suggestiva chiesa di San Pietro in Aquariis, con la sua atmosfera intima e avvolgente, sarà ancora una volta il palcoscenico perfetto per la rinomata rassegna musicale organizzata dall’associazione culturale «Teano Musica» che unisce maestria artistica e profondità espressiva.
Tre appuntamenti, ognuno diverso per stile e anima, ma accomunati dalla ricerca dell’essenza del jazz: libertà, relazione e capacità di sorprendere. 13 dicembre C’è qualcosa di profondamente autentico e allo stesso tempo di sorprendentemente innovativo nel «V.M.V. Trio» che aprirà la rassegna 2024. Giovane formazione che ha trionfato al primo «Teano Jazz Contest», Marco Cutillo alla chitarra, Vincenzo Di Gioia al sax contralto e Vito Tenzone alla batteria non suonano semplicemente insieme: creano un universo sonoro. Il loro repertorio di brani originali è una mappa complessa e affascinante, dove le radici del jazz dialogano con la sperimentazione più audace.
Ogni nota sembra interrogare chi ascolta, chiedendo attenzione e partecipazione. È una musica che respira, che vive di pause, di tensioni, di momenti sospesi. Atmosfere eteree si mescolano a lampi di energia pulsante, come se il trio stesse tessendo una conversazione tra passato e futuro. 14 dicembre Il secondo appuntamento è con gli «Stones», un progetto che sembra fatto apposta per ribadire quanto il jazz sia un linguaggio universale, capace di abbracciare chiunque, ovunque. Fabio Zeppetella (chitarra), Dario Deidda (basso) e Gabriele Mirabassi (clarinetto) portano sul palco un repertorio che spazia tra brani originali e classici rivisitati, ma la vera magia sta nel modo in cui lo fanno. La chitarra di Zeppetella è al tempo stesso lirica e giocosa, il basso di Deidda è una linea melodica che pulsa, vibra e racconta. Poi c’è il clarinetto di Mirabassi, che si muove tra poesia e leggerezza con una naturalezza disarmante. Ogni brano è un dialogo, una danza di sguardi e intese che coinvolge non solo i musicisti, ma anche il pubblico.
“Il jazz è relazione,” sottolinea Mirabassi, “è un atto creativo che appartiene a chi lo suona e a chi lo ascolta”. 15 dicembre C’è un filo invisibile che lega il tango al jazz: forse è l’improvvisazione, forse è la capacità di raccontare l’anima. Di certo, il duo composto da Vince Abbracciante alla fisarmonica e Paola Arnesano alla voce porta questo legame alla luce in modo sublime. Il loro progetto, intitolato semplicemente «Tango!», non è solo un omaggio ai grandi nomi come Carlos Gardel e Astor Piazzolla, ma una vera immersione in un mondo che vibra di passioni e malinconie. La fisarmonica di Abbracciante è uno strumento che respira, che sembra vivere e soffrire insieme a chi lo suona.
La voce di Arnesano, intensa e volitiva, attraversa le trame del tango con una profondità che commuove. Ogni brano è un piccolo universo, un racconto che parla di amori perduti, di nostalgie, di vita vissuta fino all’ultima nota. I concerti, tutti con inizio alle ore 20.00, non sono solo eventi musicali, ma momenti di connessione e di scoperta. L’ingresso libero del 13 dicembre e il biglietto accessibile di 10 euro per le serate successive confermano la volontà degli organizzatori, con il patrocinio del Comune e il supporto di imprenditori locali, di rendere il jazz un bene condiviso. In un mondo sempre più veloce e distratto, il «Teano Jazz Winter» si fa spazio di riflessione e di emozione pura. Perché, come insegnano gli artisti che calcano un palco, la musica non è mai solo suono: è vita, relazione, arte che ci rende più umani.