Fungo porcino da record, confronto tra esperti sul nome: Bomber o Boletus?
Luigi, cercatore sidicino batte ogni primato con due scoperte eccezionali non a Roccamonfina ma a Teano.
TEANO (ez) – La passione per la ricerca di funghi ha portato Luigi De Biasio, un giovane di Teano, a fare delle scoperte eccezionali nel 2024. E tutto questo non nei decantati boschi di Roccamonfina ma a Teano. Durante una delle sue consuete passeggiate nelle selve, si è imbattuto con due esemplari di funghi che hanno lasciato tutti a bocca aperta per la loro grandezza e rarità e forma. Il protagonista principale di questa avventura è un fungo porcino di ben 2,300 kg, una dimensione che lascia senza parole persino i più esperti cercatori di funghi. Il suo vero nome dovrebbe essere «Barbagino», ma chiunque lo ha visto lo ha subito indicato come «Bomber». Nel 2023 sempre a Teano fu rinvenuto un esemplare da poco più di 2 chilogrammi.
Questo enorme esemplare rappresenta un vero e proprio record per la zona di Teano, confermando l’ottima stagione per la raccolta di funghi, favorita dalle condizioni climatiche favorevoli. In questo senso Teano potrebbe benissimo, teoricamente, fare concorrenza a Roccamonfina in fatto si sagra del fungo porcino. «La Sagra del Fungo Sidicino». Tanto per grandezza, ma anche per forma. Luigi, infatti, ha anche per fortuna e capacità raccolto uno strano «fungo sul fugo», una specie di fungo parassita che cresce sulle spalle e anzi sul cappello del fungo sottostante e di maggiore grandezza. Uno spettacolo.
Oltre al porcino da record, il signor Luigi «munito di apposito tesserino», come ha tenuto a precisare su nostra precisa domanda, ha trovato anche un GRAPPOLO di porcini con tutta la «sacra famiglia» un composit di funghi particolarmente raro e apprezzato. Ma cosa ne fa di questi funghi il capace cercatore e ancora, come si trattano in cucina?
La curiosità è troppo forte ma lui non si nega all’intervista. «Il Porcino è considerato una vera prelibatezza. A Teano cresce principalmente sotto gli alberi di castagno. Li mangiamo, nella mia famiglia numerosa ma spesso diventa oggetto di regalo ad amici e parenti. Può essere tagliato finemente e fritto, utilizzato in salse (sia con latte che con vino rosso) oppure conservato sott’olio per mantenerne il sapore e la consistenza anche fuori stagione. Luigi confessa però di sapersi muovere meglio tra le insidie e le meraviglie dei nostri boschi che in cucina, dove l’ultima parola spetta alla sua compagna di vita.