«I Giorni del Monumento»: quattro righe per colmare il vuoto di una dimenticanza.
Gli autori della pietosa sistemazione. Tre restauratori professionisti: Carnevale, Scognamiglio e Sanfilippo.
TEANO (GIULIO DE MONACO) – Ricorrenza della 164esima edizione dello Storico Incontro. Tra le tante dimenticanze, ci si è scordati anche di menzionare i restauratori del monumento equestre dei due «simpaticoni»; il generale Giuseppe Garibaldi e re Vittorio Emanuele II. Sì, perché qui a Teano ci si dimentica di tutto, tranne che di alcune cosette che… ritengo opportuno non menzionare per correttezza, discrezione e sensibilità. Dunque, il direttore, Pasquale Di Benedetto, scrisse un divertente e sensibilmente amabile libretto dal titolo «La notte del Monumento». Io vergo: «I giorni del Monumento». Il Monumento era ridotto a una «schifezza», pencolava da tutte le parti, rischiando di crollare su se stesso come Sansone. Le colonne, i templi, la città e i filistei… i filistei erano i progenitori dei palestinesi, «Dawlat Filasṭīn», si dice. La Palestina!
Beh, saltando la questione palestinese, ritengo opportuno chiarire con precisione la questione degli autori della recente sistemazione del Monumento equestre. Questo monumento rappresenta un evento storico di grande importanza e interesse. La unificazione dei territori che hanno dato vita all’Italia è un fatto noto, inutile dilungarsi sull’etimologia del termine. È fondamentale, invece, che i nomi degli autori di questa accurata opera di restauro siano incisi, scritti, resi noti in modo chiaro e visibile. Si tratta di tre giovani restauratori professionisti, competenti e appassionati, che hanno svolto un lavoro eccellente. Hanno sistemato con cura e rispetto un monumento che versava in condizioni precarie. Hanno operato con orgoglio e dedizione, dimostrando un attaccamento alla città che li fa sentire teanesi da sempre. Li ho seguiti da vicino, offrendo loro qualche indicazione, ma ho notato un generale disinteresse da parte dei passanti, che spesso voltavano lo sguardo dall’altra parte.
Vorrei quindi citare i nomi dei restauratori, ossia: Elena Carnevale, dottoressa in restauro e Beni culturali; Ciro Scognamiglio, assistente e poi l’esperta di restauro e conservazione di beni culturali, Sofia Sanfilippo. Grazie a Dio abbiamo finalmente concluso questo lavoro di recupero dei meriti e dei nomi. Non posso che ringraziare a distanza queste tre splendide persone per la loro abnegazione e dedizione. Sono rimasto profondamente commosso dal loro impegno, al punto di averli invitati, a lavori quasi terminati, a piantala, a smetterla, a lasciar perdere. Questo perché, addirittura, pulivano e lucidavano il podio, il basamento, come se stessero pulendo la loro cucina di casa loro! Ebbene, a loro va il mio più sincero ringraziamento, da normale cittadino. Ma sarebbe bello se anche altri si unissero a me, in questo riconoscimento.