Rete fognaria trascurata per decenni? L’ex sindaco D’Andrea a Scoglio: «Non è così. Lasciai in cassa ben 6 milioni di euro»
La risposta al vizio di scaricare le colpe sul passato: «Chiediamoci, invece, perchè è tutto fermo al 2021»
TEANO (EZ) – Questione rete idrica e fognaria colabrodo e nemmeno un centesimo speso nell’ultimo decennio per ripristinare i tratti vetusti? E che diamine? Azz. ma qui escono solo rospi e serpenti scavando nel presente e nel recente passato delle azioni amministrative sidicine poste in essere nel tempo dai diversi governi locali. Ma stanno veramente così le cose? Ricaviamo l’assunto leggendo, ricevendo e pubblicando dichiarazioni, domande e affermazioni di pubbliche voci. E che pubbliche voci…: un sindaco (attraverso pubblici post) e un ex sindaco. Che poi sono le domande che tutti si pongono. Ma in che condizioni si trovano veramente questi maledetti tubi? Da quanto tempo non ricevono vera manutenzione? Certe informazioni di Palazzo lascerebbero intendere che nessuno vi abbia dedicato attenzione e speso soldi negli ultimi decenni, sperperando invece per cose marginali. Ma in che misura è vero tutto questo? L’argomento è diventato di stretta attualità per l’episodio dell’acqua potabile inquinata. In più il sindaco Scoglio ne ha parlato nel contrappuntare una cittadina di Teano, una signora che nello spazio dei commenti di una pagina Facebook si lamentava dei ritardi e dell’inefficienza dei Preposti al servizio pubblico. Apriti cielo.
La signora di Teano, apostrofa come «incosciente» (non il sindaco, saremmo pronti a scommettere) l’intero sistema istituzionale e politico preposto a sovrintendere la crisi dell’acqua contaminata. Scoglio però si sente come punto nel vivo. «Signora «Chiara» – dice dal palco autosufficiente offertogli da Teano in Comune – incosciente è chi non ha mosso un dito per evitare che nei decenni la nostra condotta idrica diventasse colabrodo, spendendo montagne di denaro pubblico per cose secondarie. Incosciente è chi, per decenni, non si è premurato di far partire il progetto di rifacimento della rete fognaria, nonostante le tante criticità note a tutti». Sulla stessa falsariga conclude, poi, con altre frasi piccate la sua interlocuzione web con la signora cittadina, dimostrando suo malgrado una cosmica insofferenza ai disappunti anche se generati da innegabili disagi.
E invece, parliamoci chiaro, un sindaco dovrebbe essere a nostro avviso ben più tollerante. E poi, era logico dopo tanti disagi vissuti da un’intera collettività che la Prima autorità sanitaria locale si potesse beccare, come dire, se non proprio una paternale, perlomeno una qualche «pantofolata mediatica» tra capo e collo, soprattutto da parte di una cittadinanza, una madre, legittimamente preoccupata per i bambini e infuriata per una situazione così caotica e confusionaria. Nulla di strano: ci sta. Peccato, allora, per la reazione stizzita di Scoglio. Ma oltre ai sostenitori della maggioranza qualcun altro viene a sapere del «quarto nobile» di Scoglio nei confronti della cittadina che, intanto, raccoglie la solidarietà di tanti cittadini e di teanoce.it. Si tratta dell’ex sindaco Dino D’Andrea che ci fa notare come Scoglio si sia stranamente dimenticato, a parer suo, che nel 2021 il Responsabile Area del Comune di Teano firmò un inizio lavori per 6 milioni di ero. Il primo stralcio del famoso «progettone» ripreso in continuità amministrativa dalla precedente Giunta comunale. Quindi il lavoro è esecutivo. Una breve ricerca e scopriamo che ci sta pure la ditta: la Intra Costruzioni Srl. Azz. qui le cose si fanno serie e interessanti.
«E allora c’è da domandarsi – dichiara ancora l’ex Sindaco di Teano D’Andrea in un vocale che ha raggiunto la Redazione – per quale motivo il sistema fognario non è stato rifatto, al punto che oggi ne paghiamo le spese? È facile rintracciare il progetto esecutivo per il quale la Regione Campania ci manda già il primo «Sal» (atto contabile di pagamento) Non si sa perché questi lavori iniziati non vanno avanti. Non si capisce, nulla è dato sapere, come il perché il 24 Settembre 2024 non siano state rese pubbliche le comunicazioni dell’Asl che rilasciava la prima documentazione di non conformità alla quale entro le 12 ore il Sindaco, prima autorità sanitaria, doveva emettere ordinanza e porre in essere i primi provvedimenti. Certo è che oggi la gente non può rischiare di bere, a sorpresa, speriamo mai più, la cacca». Osservazioni e domande poste con civiltà, cortesia, in una forma di collaborazione con la Stampa indipendente nel tentativo d’interpretare i fenomeni politici locali, per la qual cosa la Redazione ringrazia l’ex Sindaco di Teano D’Andrea.